L'opposizione interroga l’Amministrazione sul ritardo nell’inizio dei lavori alla piscina e chiede quale sia la situazione della struttura pubblica adibita alla macellazione
COLLE DI VAL D’ELSA. I consiglieri del centrosinistra (Pd e Colle per Vannetti Sindaco) chiedono a sindaco e giunta il motivo del ritardo nell’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria alla vasca piccola della Piscina comunale, annunciati come imminenti lo scorso 3 ottobre dall’assessore Valerio Peruzzi, e in quali date inizieranno e si concluderanno.
Il costo totale del progetto risulta essere di 100mila euro e l’intervento non è più rinviabile, non soltanto per la tenuta dell’impianto, ma per consentire di soddisfare le esigenze di una parte di comunità che non può godere delle attività previste in questa porzione di impianto, dai corsi di nuoto per bambini piccoli alle attività di recupero per persone con fragilità motorie.
Oltre al caso della piscina, nel prossimo consiglio comunale si parlerà anche del mattatoio, la cui situazione ad oggi risulta ancora bloccata.
“Perché ad oggi – chiedono i consiglieri Pd e Colle per Vannetti Sindaco – non risulta ancora nessun affidamento del servizio? Quali soggetti hanno risposto all’avviso esplorativo e ad oggi risultano ancora interessati? È ancora confermata la data di riapertura a gennaio 2025 o sono sopraggiunti altri motivi che allungheranno i tempi previsti? L’amministrazione ha notizia di bandi di finanziamento regionali ai quali poter accedere per l’adeguamento della struttura?”.
Il mattatoio comunale rappresenta una struttura di rilevanza strategica per tutto il territorio provinciale e non solo, ma dall’ottobre del 2023 un’irregolarità nel trattamento delle acque residue ha fatto interrompere la macellazione nella struttura che risulta completamente chiusa dal gennaio 2024 per il ripristino del depuratore, terminato lo scorso giugno.
In ottobre il sindaco ha riferito nella Seconda Commissione di due soggetti interessati all’affidamento del mattatoio oltre alla conclusione di tutti i lavori necessari alla riapertura della struttura, ad esclusione di alcuni interventi di riqualificazione “minori”, indicando come data possibile quella di gennaio 2025.
Ad oggi gli allevatori locali risultano fortemente penalizzati dalla chiusura del mattatoio comunale in quanto devono sostenere le spese del trasporto dei capi in strutture di trasformazione distanti.