Ridotte le aree a rischio allagamento. Ma "Sinistra per Sovicille" vota No. Due emendamenti dell'opposizione ne mitigano le conseguenze
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SOVICILLE. Il Consiglio Comunale di Sovicille del 6 luglio ha approvato la adozione della Variante della zona industriale di Bellaria, (area ex Novartis). Una variante “pesante” per il nostro territorio, che si sarebbe dovuta discutere in concomitanza con le Varianti che riguardano BAGNAIA e la CRAS (come richiesto dalla Regione), le quali pure vertono su aree delicate dal punto di vista ambientale e paesaggistico , per poterne valutare l’ effetto cumulativo. Ciò non è stato possibile a causa dei ritardi che l’Amministrazione Gugliotti trova sia nella predisposizione di dette varianti sia nell’approvazione del Piano Operativo che renderebbe attuabile il Piano Strutturale approvato ormai quattro anni fa.
La variante di Bellaria, che riguarda l’intera area attualmente occupata dalle industrie farmaceutiche, permette un’ ulteriore estensione dei fabbricati a seguito dell’ incremento volumetrico da 2,5 a 3 mc/mq e di superfici coperte da 50.000 a 70.000 mq, oltre alla realizzazione delle necessarie infrastrutture, quali strade, piazzali, servizi, ecc. in un’area particolarmente delicata a causa del rischio idraulico. Nonostante la motivata opposizione per ragioni di metodo e di merito, la nostra lista,, Sinistra per Sovicille, e la lista Cittadini per Sovicille hanno presentato emendamenti che sono stati accolti, Il primo di essi, proposto dal consigliere Innocenti, raccomanda che l’area di Bellaria sia destinata solo ad insediamenti di alto valore scientifico ed a strutture collegate con l’attività produttiva esistente , Questo emendamento, accolto dal Consiglio Comunale, renderebbe meno facile una eventuale lottizzazione dell’area, Il secondo emendamento presentato dal consigliere Camozzi, pure approvato dal Consiglio Comunale, prevede che la cura delle aree a verde, dei fossi che circondano gli insediamenti industriali e di eventuali percorsi pedonali e ciclistici sia a carico delle aziende proprietarie e non avvenga a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria (cioè non siano pagati dall’Amministrazione Comunale). Questi sono esempi di come un’opposizione puntuale sui problemi riesca a fare breccia ed a capitalizzare qualche risultato non secondario a tutela del bene pubblico.
La variante di Bellaria riguarda per una parte il PRG, per quanto riguarda l’aumento dell’indice di fabbricabilità, l’incremento delle superfici coperte e delle infrastrutture, per un’altra il Piano strutturale, in quanto accoglie i risultati dello studio sui rischi idraulici commissionato dalla Novartis, ovvero dalla stessa impresa che ha chiesto la variante, i quali riducono le aree effettivamente a rischio di allagamento, in sostituzione degli studi approntati per la stesura del Piano Strutturale che evidenziano, invece, un’ incidenza del rischio idraulico decisamente maggiore. Le motivazioni per la variante non ci sono apparse convincenti , se la si considera dalla prospettiva della tutela del territorio, dell’ambiente e del paesaggio, soprattutto nel profilo dei vicini borghi medievali di Torri e di Stigliano. La nostra opposizione nasce anche dalla convinzione che varianti di questo tipo dovrebbero presupporre la preventiva approvazione del Piano Operativo che rende efficace la applicazione del Piano Strutturale, per la predisposizione dei quali la precedente amministrazione e l’attuale, hanno impiegato, nell’insieme, risorse considerevoli, pari quasi a 500.000 euro, senza che, al momento, nè l’uno nè l’altro siano stati attivati.
Alfredo Camozzi, Consigliere Comunale della lista Sinistra per Sovicille