MONTERIGGIONI. “La comunità di Monteriggioni ha seguito fin dall'inizio la difficile vertenza aziendale della Vannini, partecipando con preoccupazione e solidarietà alla lotta delle maestranze dell'azienda di Castellina Scalo che rischiava di chiudere per contrasti fra la proprietà ed il soggetto gestore, nonostante un discreto portafoglio ordini”. Questo il commento del sindaco Bruno Valentini dopo aver appreso del raggiungimento dell’accordo per l’assorbimento della manodopera dell’azienda Vannini.
“La mobilitazione dei lavoratori, il sostegno della popolazione (manifestato anche con piccoli gesti, come la consegna di brande e di generi alimentari), il coinvolgimento delle istituzioni locali e della politica (basterebbe citare le visite del segretario nazionale del Pd Dario Franceschini e degli onorevoli Cenni e Ceccuzzi) hanno aiutato a trovare abbastanza rapidamente un accordo ragionevole che consente un graduale reinserimento dei dipendenti”.
“Ringrazio sia il sindacato che l'imprenditore Moncini che hanno saputo trovare un punto di incontro per far ripartire un'azienda che ha fatto conoscere l'Italia nel mondo con prodotti di alta tecnologia e che può addirittura espandersi in futuro se il mercato risponderà adeguatamente. Questa è l'Italia migliore, fatta di imprenditori che hanno il coraggio di investire e rischiare, di lavoratori che sono disponibili anche ad occupare il proprio stabilimento per tutelarne l'efficacia produttiva, di istituzioni che operano attivamente per tutelare il lavoro e l'impresa”.
“La mobilitazione dei lavoratori, il sostegno della popolazione (manifestato anche con piccoli gesti, come la consegna di brande e di generi alimentari), il coinvolgimento delle istituzioni locali e della politica (basterebbe citare le visite del segretario nazionale del Pd Dario Franceschini e degli onorevoli Cenni e Ceccuzzi) hanno aiutato a trovare abbastanza rapidamente un accordo ragionevole che consente un graduale reinserimento dei dipendenti”.
“Ringrazio sia il sindacato che l'imprenditore Moncini che hanno saputo trovare un punto di incontro per far ripartire un'azienda che ha fatto conoscere l'Italia nel mondo con prodotti di alta tecnologia e che può addirittura espandersi in futuro se il mercato risponderà adeguatamente. Questa è l'Italia migliore, fatta di imprenditori che hanno il coraggio di investire e rischiare, di lavoratori che sono disponibili anche ad occupare il proprio stabilimento per tutelarne l'efficacia produttiva, di istituzioni che operano attivamente per tutelare il lavoro e l'impresa”.