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“Il convegno – ha affermato il presidente della Comunità montana Amiata Val d’Orcia, Giuliano Simonetti – ha offerto l’occasione per presentare il lavoro svolto in questi anni per sviluppare le politiche di area e i servizi associati. Si è trattato di una sorta di rendiconto di quanto fatto da questa legislatura, con l’obiettivo di offrire una buona base per le attività della prossima e per gli investimenti in materia di gestioni associate dei servizi sul territorio dell’Amiata Val d’Orcia. L’elemento più importante per riuscire in tal senso, è non rifugiarsi nel campanilismo, perché l’unione fa la forza e, anche se sussistono elementi di criticità, la gestione associata dei servizi comunali sul territorio locale deve rimanere un obiettivo imprescindibile della politica e della programmazione locale di questa area”. L’importanza di investire nei servizi associati per rispondere alle esigenze dei territori più periferici e, soprattutto, alle “sfide del cambiamento”, è stata sottolineata anche dall’assessore regionale alle riforme istituzionali e al rapporto con gli enti locali, Agostino Fragai e dal presidente dell’Uncem Toscana, Oreste Giurlani.
Il nuovo sito web della Comunità montana. Il nuovo sito dedicato alla gestione associata dei servizi informatici e telematici è stato realizzato nell’ambito della gestione associata dei Servizi Informatici e Telematici dalla Società che gestisce il Telecentro Amiata Val d’Orcia e grazie al contributo della Regione Toscana e consentirà di adeguare i requisiti di accessibilità previsti dalla normativa. Sono previsti anche nuovi siti web, non solo per i Comuni della Comunità Montana Amiata Val d’Orcia, ma anche per quelli della Valdichiana Senese, delle Crete Senesi e della Val di Merse. Una novità che il sito porta con sé è la sezione dedicata agli “Uffici e servizi comunali associati”, nella quale è possibile trovare informazioni su ciascuna gestione associata, le attività che la contraddistinguono, l’atto convenzionale, la normativa e la modulistica di riferimento. Nuova anche la sezione “Eventi per la vita”, nella quale, in collaborazione con l’Urp regionale, saranno fornite ai cittadini le risposte alle domande più frequenti e alle varie esigenze mediante una navigazione di facile intuizione.
La stazione mobile del Corpo associato di Polizia municipale. La presentazione della stazione mobile del Corpo associato di Polizia municipale ha suscitato grande interesse tra i presenti al convegno. Acquistata grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la stazione mobile lavorerà nei cinque Comuni che fanno parte del Corpo associato di Polizia municipale – Abbadia San Salvatore, Castiglione d'Orcia, Pienza, Radicofani e San Quirico d'Orcia – e nelle loro frazioni, per essere più vicini ai cittadini e rispondere in maniera più puntuale alle esigenze del territorio. La stazione mobile, oltre ad espletare tutte le funzioni assolte normalmente dall’ufficio di polizia municipale, offrirà la possibilità di effettuare segnalazioni di disservizi; ricevere la modulistica per autorizzazioni di vario genere; chiedere informazioni sui diversi servizi pubblici; ottenere autorizzazioni e permessi direttamente sul posto. La stazione mobile, inoltre, svolgerà una funzione di supporto al presidio del territorio, servizio già assicurato dal Corpo associato di Polizia municipale, attraverso monitoraggi costanti, attività di rilevamenti tecnici e posti di controllo. Questi ultimi saranno effettuati con l’ausilio dell’etilometro, per prevenire eventuali pericoli per la circolazione stradale dovute alla guida in stato di ebbrezza e di limitare gli incidenti.
“Una delle prime domande – ha detto il segretario della Comunità Montana Amiata Val d’Orcia, Daniele Visconti, commentando i risultati contenuti nella pubblicazione – degli amministratori locali, quando si propone l’esercizio associato di un servizio o di una funzione comunale, è: quanto si risparmia?”. Questa domanda non trova una risposta concreta nei dati che abbiamo sviluppato perché manca di un presupposto e di un'azione. Rispetto a questo tema il presupposto della verifica dei risparmi è la conoscenza di quanto costa un servizio. Un dato – continua il segretario – che le stesse amministrazioni comunali non sono in grado di mostrare. L’azione per consentire i risparmi sono le trasformazioni dell’organizzazione del lavoro, in particolare nella gestione delle risorse umane. Un percorso difficile e che comporta un’azione convinta delle amministrazioni e un lavoro continuo delle strutture di riferimento. La seconda questione – conclude Visconti – è quella dei servizi nuovi non gestiti o non attivati dai Comuni. E’ sicuramente più semplice programmare e lavorare sull’organizzazione per il conseguimento dell’efficienza e dell’efficacia delle nuove gestioni proposte, ma la situazione finanziaria dei bilanci degli enti locali, che ha raggiunto livelli allarmanti, non consente di sviluppare agevolmente e realizzare velocemente i progetti".