Prosegue con successo il progetto di accoglienza dei profughi
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VALDELSA. I colori accesi della speranza e del futuro contro le tinte fosche della paura e del pregiudizio. Un nuovo volto per le strutture della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa grazie ai profughi accolti con lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati in Italia), che hanno tinteggiato gli spazi interni delle RSA di Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa e del Centro L’Impronta. Il progetto, gestito dall’Arci e finanziato dal Ministero dell’Interno con capofila la Provincia di Siena ed il partenariato della FTSA, dei 5 comuni della Valdelsa e di Siena, prevede la fornitura ai beneficiari di vitto e alloggio in modalità di semi-autonomia e soprattutto la costruzione di una rete strutturata di accoglienza integrata con l’accompagnamento di operatori esperti dedicati.
“Lo SPRAR – ricorda Romina Mora, Direttore dei Servizi Residenziali e Semiresidenziali della FTSA – ci ha permesso non soltanto di offrire occasioni di socializzazione, di apprendimento e di integrazione sociale ai richiedenti asilo, ma ci ha arricchito come persone e come comunità. Il futuro dei nostri territori sta proprio in questo, nella capacità di ascoltare le fragilità, tutte, di qualunque colore e nazionalità, e di superare i pregiudizi che troppo spesso accompagnano persone che hanno toccato con mano la sofferenza ed il dolore”.
“Implementare progetti di accoglienza, coniugando le Linee guida dello SPRAR con le caratteristiche e le peculiarità del territorio – sottolinea Andrea Dilillo, Direttore Generale della FTSA – non è sempre immediato, ma la vocazione e la storia della Valdelsa come luogo di incontro e scambio di diverse culture ci ha reso il compito meno gravoso. Superando la sola distribuzione di vitto e alloggio, con il confronto e la disponibilità di enti locali e privato sociale, oggi possiamo con orgoglio affermare che insieme abbiamo posto le basi per una vera e propria rete di servizi sull’accoglienza”.