L'operazione, battezzata "War Games" – a sottolineare il carattere "paramilitare" della struttura criminale – ha avuto inizio nei primi mesi del 2008, periodo in cui nel territorio della provincia di Lecce era stata registrata una recrudescenza nella consumazione di numerose ed efferate rapine in villa con sequestro di persona e furti ai danni di negozi di elettronica HI-FI ed abbigliamento con il metodo dello “sfondamento”.
Nove "colpi" messi a segno tra l'agosto del 2007 ed il febbraio del 2008: troppi per poter "passare inosservati" come prodotti da un'unica matrice.
L’esito delle attività tecniche, durate circa sei mesi, svelava l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere dedita alla consumazione di delitti plurioffensivi, tra i quali rapine in villa, traffico internazionale di autovetture rubate di grossa cilindrata, detenzione di armi da guerra e relativo munizionamento.
L’associazione si componeva di due branche: una operativa, dedita alla consumazione delle rapine in villa secondo le modalità sopra esposte, ed una logistica, incaricata del procacciamento di armi e autovetture.
Insomma, una organizzazione criminale ben organizzata e ben strutturata, che non disdegnava l'uso della violenza e che non "escludeva" nessun tipo di atto criminoso.
Oltre al Monteforte, arrestato a Colle di Val d'Elsa sono finiti nella maglia della giustizia altri 19 componenti della banda mentre nove persone sono state deferite in stato di libertà