Camozzi (SpS): "si potrebbe sostenere che si tratta di una Unione a partecipazione variabile"
SOVICILLE. Considerando come è stato condotto il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Val di Merse riunitosi in data odierna (25 maggio) a Sovicille ritengo che le speranze di un rilancio dell’ Unione siano destinate a restare tali. Si è avuta, infatti, la palese manifestazione della disomogeneità tra i comuni che la compongono e tra le maggioranze e minoranze di ogni comune.
La decisone del comune di Monticiano di ritirarsi dalla funzione delegata all’Unione relativa alla polizia municipale, rimandata di qualche mese al fine di ottenere i contributi regionali previsti per il 2017, crea la situazione paradossale di una unione a quattro che si riduce a tre per la gestione di detta funzione. Non so che cosa abbia da dire la Regione su questa soluzione che rischia di diventare più confusa se si considera che il comune di Radicondoli , uscito dall’Unione, si è convenzionato con essa per la gestione proprio della polizia municipale. Ironizzando, si potrebbe sostenere che si tratta di una Unione a partecipazione variabile. A ciò si aggiunga il fatto che tutti i comuni della Val di Merse si sono riappropriati della funzione relativa a verde pubblico e strade, delegando all’Unione una nuova funzione che riguarda materie ambientali come permesso paesaggistico e rischio idro-geologico. Nella sostanza, un pannicello caldo per tenerla in vita.
Nell’incontro odierno si doveva votare una mozione di intenti per riaffermare l’ importanza per Sovicille, Monticiano, Chiusdino e Murlo di continuare la partecipazione all’Unione, mozione fortemente criticata da alcuni consiglieri e pertanto rinviata.
Il consigliere Innocenti, che rappresenta nel Consiglio dell’Unione la minoranza consiliare del Comune di Sovicille, ha presentato un emendamento alla mozione richiedente l’avvio di un discussione sulla possibile fusione dei Comuni, anche a nostro giudizio solo vero sbocco politico di una politica di stretta cooperazione. Esso non è stato preso in considerazione , anzi si sono sentite vibrate voci identitarie che mettono in dubbio un possibile futuro capace di programmare, su vasta scale, servizi e modelli di sviluppo.
A questo punto ci chiediamo seriamente se abbia ancora senso continuare a parlare di Unione dei Comuni della Val di Merse.
Alfredo Camozzi
Sinistra per Sovicille