Si è celebrato stamani l’importante traguardo certificato dall’Unicef
Alla presenza dell’assessore regionale al Diritto alla salute Simone Bezzini, dei vertici dell’Asl Toscana sud est direttore generale Antonio D’Urso e direttore sanitario Simona Dei e del sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, sono stati presentati i risultati di un percorso che ha messo al centro le famiglie, in particolare le madri e i neonati. Il direttore della Uoc di Pediatria e neonatologia di Nottola Flavio Civitelli e il dottor Igino Giani, direttore della medesima Uoc nel 2002, hanno raccontato vent’anni di attenzione continua allo sviluppo di una maternità vista come fatto fisiologico e non patologico.
Durante la mattinata, il direttore generale dell’Asl D’Urso ha firmato convenzioni con le associazioni di mamme peer di Arezzo, Valdichiana senese, Valdelsa e Valdarno che sanciscono il rapporto di collaborazione per il servizio di automutuo aiuto che queste svolgono sul territorio per il sostegno e la promozione dell’allattamento.
La giornata di oggi rientra nelle iniziative sviluppate per la Settimana mondiale dell’allattamento al seno. Il Punto nascita della struttura di Montepulciano, infatti, segue i dieci passi indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità in questo senso e mette in campo tante azioni che consentono di dimettere più dell’85% dei neonati sani con allattamento esclusivo al seno.
L’ospedale di Nottola è già pronto per la prossima verifica da parte di Unicef, in programma a inizio 2023, ma anche per avviare nuove sfide come la “Comunità amica dei bambini”.
“La storia della sanità toscana è fatta di innovazione e cambiamenti, e questa giornata lo testimonia, – dichiara l’assessore regionale Bezzini. – Come avviene qui con i percorsi che coinvolgono le madri e le famiglie in generale, dobbiamo sempre più ritornare a sviluppare percorsi di partecipazione dei cittadini, per aumentare la consapevolezza del sistema sanitario e per migliorarlo. Da una parte oggi celebriamo un anniversario, dall’altra ci stiamo dando nuovi traguardi da perseguire”.
“Questo percorso non è autoreferenziale, tutto interno alla struttura ospedaliera, ma ha il suo centro fondamentale nella famiglia. Per questo è significativo,- commenta il direttore generale Asl Toscana sud est D’Urso. – È un esempio di come si possano organizzare servizi e assistenza grazie anche a persone al di fuori del mondo sanitario. Tutto ciò porta a creare un ambiente favorevole per il neonato, per la cui crescita i primi momenti di vita sono fondamentali”.
“Ogni due anni, una commissione esterna rimane qui a Nottola tre/quattro giorni a controllare attentamente che ogni requisito richiesto da Unicef sia rispettato, – dice il dottor Civitelli. – Siamo stati pionieri, diffondendo quello che ritengo un segno di civiltà in Toscana prima e in Italia poi. Il parto non è una malattia, dobbiamo collaborare con la madre”.