POGGIBONSI. Utilizzavano personale al nero e, oltretutto, senza regolare permesso di soggiorno.
I due gestori del circolo del dopolavoro ferroviario – M.M. e C.S. rispettivamente di 40 e 28 anni – sono stati denunciati per l'impiego di manodopera clandestina.
Ad effettuare l'operazione di controllo è stata la Squadra Amministrativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, diretto dal Vice Questore Aggiunto Mauro Mancini Proietti, con la collaborazione degli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro di Siena.
Il 5 agosto scorso i poliziotti del Commissariato hanno eseguito un controllo presso la struttura del dopolavoro: tra gli avventori gli agenti hanno potuto accertare che non c'erano solo soci e, dietro il bancone hanno trovato una ragazza ucraina che veniva impiegata stabilmente, alle dipendenze dei due gestori, e che era irregolare sul territorio nazionale.
Il controllo non è terminato all'interno del circolo ma è proseguito anche nell'abitazione della ucraina che si trovava accolta in quello che al catasto era censito come magazzino. L'allorggio di fortuna era stato affittato da E.B e G.L., italiane di 80 e 57 anni, che sono state denunciate in stato di libertà per le violazioni inerenti le irregolarità nella cessione di fabbricato che, come recentemente previsto dalla legge, comporteranno, in caso di condanna definitiva, la confisca dell’immobile ceduto.
La cittadina ucraina è stata espulsa dal territorio nazionale, ed accompagnata ad un Centro di Identificazione ed Espulsione per il successivo rimpatrio.
I due gestori del circolo del dopolavoro ferroviario – M.M. e C.S. rispettivamente di 40 e 28 anni – sono stati denunciati per l'impiego di manodopera clandestina.
Ad effettuare l'operazione di controllo è stata la Squadra Amministrativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, diretto dal Vice Questore Aggiunto Mauro Mancini Proietti, con la collaborazione degli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro di Siena.
Il 5 agosto scorso i poliziotti del Commissariato hanno eseguito un controllo presso la struttura del dopolavoro: tra gli avventori gli agenti hanno potuto accertare che non c'erano solo soci e, dietro il bancone hanno trovato una ragazza ucraina che veniva impiegata stabilmente, alle dipendenze dei due gestori, e che era irregolare sul territorio nazionale.
Il controllo non è terminato all'interno del circolo ma è proseguito anche nell'abitazione della ucraina che si trovava accolta in quello che al catasto era censito come magazzino. L'allorggio di fortuna era stato affittato da E.B e G.L., italiane di 80 e 57 anni, che sono state denunciate in stato di libertà per le violazioni inerenti le irregolarità nella cessione di fabbricato che, come recentemente previsto dalla legge, comporteranno, in caso di condanna definitiva, la confisca dell’immobile ceduto.
La cittadina ucraina è stata espulsa dal territorio nazionale, ed accompagnata ad un Centro di Identificazione ed Espulsione per il successivo rimpatrio.
L’attività della Squadra Amministrativa intanto prosegue con l’approfondimento delle verifiche in merito alla gestione del dopolavoro ferroviario, ai fini delle valutazioni previste in merito alla richiesta di sospensione o revoca delle licenze.