Presentato il documento strategico per una chiara valorizzazione del personale interno
SIENA. Diminuire la mobilità in uscita del personale interno creando oggettivi stimoli di crescita, valorizzazione professionale ed economica, creando una forte comunicazione interna e una partecipazione attiva partendo da un rinnovato patto tra la direzione aziendale e tutto il personale del comparto sanitario. Sono questi gli obiettivi del ‘Patto per Le Scotte, otto punti per la valorizzazione del personale sanitario’, proposto dalla Cisl Siena e illustrato dal segretario della Cisl Siena Funzione Pubblica Valentina Francesconi, insieme ai segretari della Cisl Medici, Fnp pensionati al segretario generale Riccardo Pucci. Una proposta su cui la Cisl Siena ha chiesto l’apertura di un confronto con la direzione ospedaliera e tutti i soggetti, che a vario titolo, possono contribuire alla valorizzazione al benessere del personale ospedaliero.
Attraverso progetti specifici su finanziamenti regionali e aziendali, si delineano i punti strategici per una chiara valorizzazione del personale interno attraverso otto punti. “Questi sono otto punti che riteniamo indispensabili per far cambiare volto alla nostra azienda e per attuare il vero cambiamento che oggi serve all’azienda – sottolinea la segretaria della Cisl Siena Funzione pubblica Valentina Francesconi. – Su questa piattaforma saremo disponibili a confrontarci con l’azienda e con le altre parti sociali per implementare il protocollo, in quanto pensiamo che il lavoro di squadra sia il migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
Corretto inquadramento professionale tramite l’ausilio dei piani di attività che individuano il timing, le attività da svolgere e le competenze di ogni professionista all’interno di ogni singolo reparto o servizio, eliminando il demansionamento che è attualmente presente in azienda.
Valorizzazione e controllo dei carichi di lavoro per tutti i professionisti, soprattutto dove è documentata carenza di personale.
Formazione sul lavoro programmata, mirata a tutti i profili professionali per accrescere e mantenere le competenze per avere livelli di performance più alti. Stage di formazione retribuito in altre aziende per coinvolgere la maggior parte del personale. Partecipazione attiva su procedure e strategie per coinvolgere tutto il personale alle scelte aziendali.
Individuazione di figure professionali interne che possono svolgere servizio di tutoraggio per affiancamento al nuovo personale in orario di lavoro e fuori orario di lavoro e da retribuire con progetti specifici e con riconoscimento di ECM; di seguito richiesta di inserimento di figure professionali determinanti per l’attività della struttura ospedaliera come assistente sociale e educatore professionale che attualmente mancano.
Corretto utilizzo delle ore e delle ferie accantonate in questi anni, prevedendo il pagamento o la calendarizzazione per un eventuale recupero, garantendo, come dice il CCNL, l’utilizzo a discrezione del dipendente.
Partecipazione attiva di professionisti sanitari alla libera professione, come previsto dalla normativa. Questo deve comprendere l’attività di ricerca anche per i professionisti sanitari.
Inserimento di tutti i lavoratori dei setting interessati (esempio vedi trapianti), alla fruizione economica in percentuale dei progetti in quanto partecipanti attivi al lavoro.
Prevenzione delle aggressioni con protocollo di tutela del lavoratore con i contributi regionali come previsto dalle delibere regionali.