Lo dicono i rappresentanti di Insieme Poggibonsi
POGGIBONSI. Il primo bilancio della Giunta Bussagli ricalca quello approvato dalla giunta precedente, con una sola differenza, Lucia Coccheri era a fine corsa, praticamente in pensione, mentre Bussagli è appena arrivato. Non c’è nessuna prospettiva, nessun input, nessun investimento per lo sviluppo o i lavori pubblici, niente per la fortezza, solo un mediocre piano di galleggiamento. Esiste una fondamentale differenza tra amministrare una città e governarla. Amministrarla significa mantenere i servizi per cui i cittadini pagano, rispettare il patto di stabilità e non aumentare immotivatamente le tariffe. Per fare questo non servono un Sindaco e una Giunta, è un lavoro che può essere svolto tranquillamente da un Commissario. Governare una Città vuol dire fare delle scelte, stabilire delle priorità, dare la rotta ai dirigenti e non subirla da loro.
Poggibonsi è amministrata dalla struttura e dai dirigenti e non è governata dal sindaco, questa è la triste verità che emerge da questo bilancio. Si potevano e si dovevano trovare le risorse per la promozione della rinata fortezza facendola diventare il motore del turismo. Si doveva avviare, come promesso, la riqualificazione di Piazza Mazzini. Era urgente rimettere a posto le strade. C’era l’esigenza di dare slancio allo sviluppo economico, attraendo risorse con una fiscalità agevolata per le nuove imprese. Nessuno dice che la situazione sia facile, ma d’altra parte non si può fare il sindaco come si fa il dipendente. Non si possono far passare altri cinque anni senza almeno provare ad imprimere una svolta. Una svolta tanto decantata in campagna elettorale dalla premiata ditta del Pd che annunciava la “smart city”; una svolta che, con questo bilancio, non si intravede neppure da lontano.