di Leonardo Mattioli
SARTEANO. L'assessore provinciale al Turismo Anna Maria Betti e' stata presa un po' alla sprovvista l'altra sera a Sarteano quando si e' svolta la riunione dedicata al rilancio del turismo in Valdichiana confrontandosi non solo con le amministrazioni ma anche con gli operatori privati del settore. Infatti, tranne poche eccezioni, tutti gli interventi sono stati di operatori chiancianesi che hanno lamentato, alcuni anche in modo colorito, la drammatica situazione in cui versa la cittadina termale sotto il profilo turistico.
A conclusione di queste lamentele l'assessore Betti non ha potuto fare altro che ricordare come Chianciano sia "al centro dell'attenzione della provincia tanto e' stato nominato un assessore con delega ad hoc che e' Marco Macchietti di Cetona".
Sul palco, insieme a lei durante il confronto anche la direttrice dell'Apt di Chianciano Terme Grazie Torelli e il Presidente dell'Unione dei Comuni della Valdichiana senese Marco Rossi che non si aspettavano una tale "salve" di proteste mirate su Chianciano; anzi attendevano interventi piu' allargati al complesso delle scelte da fare per l'intera Valdichiana. Comunque l'Assessore Betti e' riuscita a fronteggiare le proteste sottolineando come "Chianciano sia un sorvegliato speciale" e ricordando come senza "Chianciano l'intera Valdichiana non puo' sperare nello sviluppo e viceversa. Sono complementari. Bisogna lavorarci sopra, tutti insieme, sapendo che circa 15 mila posti letto di Chianciano sono effettivamente troppi". In effetti il dibattito cominciato tranquillamente con un operatore di Trequanda, Gherardo Guazzini, che ha chiesto investimenti pubblici nel settore dei trasporti, ha visto poi salire sul palco e prendere il microfono Athos Poggiani, nuovo Presidente del Centro Commerciale Naturale di Chianciano che ha aperto la danze proponendo un bonus fiscale finalizzato alle cure termali. Poi il Presidente delle Terme di Chianciano Spa Sirio Bussolotti ha messo i piedi nel piatto dicendo che "da sempre ci sono mille difficolta' per "fare sistema" e che "il vero problema e' la commercializzazione piu' che la promozione senza contare la grave carenza legata alla mancanza di adeguati trasporti ferroviari soprattutto a Chiusi". Poi , senza salire sul palco, un albergatore di Chianciano, Gino Arnaldi, ha gridato dalla platea come non ce la faccia ad andare avanti e come sia costretto ad andare a potare gli ulivi per poter pagare i propri dipendenti: " e poi bisogna che qualcuno ci dica – ha ancora gridato prima di lasciare la sala della riunione – chi porta la gente a Chianciano". Sul palco e' poi salito Leonardo Roghi, agente di Viaggio di Chianciano, che si e' detto " sconcertato per la dichiarazione fatta dall'albergatore" invitando tutti "a fare sistema". Infine per una cooperativa di albergatori e turismo, sempre di Chianciano, Roberto Mannucci ha lamentato che manchi "una cabina di regia".