POGGIBONSI. La Sezione Anticrimine del Commissariato di Poggibonsi ha deferito all’Autorità giudiziaria tre giovani potentini di 19, 25 e 26 anni, perché ritenuti responsabili del reato di truffa, in concorso tra loro, e perpetrata ai danni di un giovane poggibonsese.
Tutto è iniziato l’estate scorsa, quando A.F., queste le iniziali del giovane truffato, decise di acquistare il motore di una Vespa, individuato tramite internet, presso un noto sito specializzato nella vendita on-line di quasi ogni genere di oggetti. In cambio, un interlocutore cortese e preciso gli chiedeva di provvedere alla ricarica di una carta prepagata, per la cifra concordata, operazione, peraltro, molto comune in questo genere di operazioni.
Trascorse alcune settimane senza ricevere alcunché e insospettito dalla impossibilità di rimettersi in contatto col presunto venditore, A.F. ha capito di essere stato gabbato e ha deciso di rivolgersi alla polizia del Commissariato di Poggibonsi.
Gli investigatori, per nulla scoraggiati dallo scarso valore della transazione (poco meno di 1000 euro) e dalla presumibile difficoltà e lunghezza dell’indagine, hanno quindi intrapreso una serie di accertamenti meticolosi, coinvolgendo i loro colleghi della questura di Potenza.
Proprio ieri, finalmente, a distanza di parecchi mesi, ricevute le ultime informazioni utili e acquisito gli esiti finali degli accertamenti, i tre giovani, tutti residenti nella provincia di Potenza, sono stati denunciati dalla Polizia del Commissariato valdelsano.
Tutto è iniziato l’estate scorsa, quando A.F., queste le iniziali del giovane truffato, decise di acquistare il motore di una Vespa, individuato tramite internet, presso un noto sito specializzato nella vendita on-line di quasi ogni genere di oggetti. In cambio, un interlocutore cortese e preciso gli chiedeva di provvedere alla ricarica di una carta prepagata, per la cifra concordata, operazione, peraltro, molto comune in questo genere di operazioni.
Trascorse alcune settimane senza ricevere alcunché e insospettito dalla impossibilità di rimettersi in contatto col presunto venditore, A.F. ha capito di essere stato gabbato e ha deciso di rivolgersi alla polizia del Commissariato di Poggibonsi.
Gli investigatori, per nulla scoraggiati dallo scarso valore della transazione (poco meno di 1000 euro) e dalla presumibile difficoltà e lunghezza dell’indagine, hanno quindi intrapreso una serie di accertamenti meticolosi, coinvolgendo i loro colleghi della questura di Potenza.
Proprio ieri, finalmente, a distanza di parecchi mesi, ricevute le ultime informazioni utili e acquisito gli esiti finali degli accertamenti, i tre giovani, tutti residenti nella provincia di Potenza, sono stati denunciati dalla Polizia del Commissariato valdelsano.