CHIUSI. Alla fine dello scorso anno avevano messo a segno una rapina all’ Ufficio Postale di Villastrada, in provincia di Perugia, ma, grazie all’attività di indagine condotta in perfetta sinergia dai poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi – Chianciano Terme, coordinati dal Dirigente Vice Questore Aggiunto Antonello Calderini, e dai militari del Nucleo Operativo dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Città della Pieve, comandati dal Capitano Gennaro Nasti, sono stati rintracciati ed arrestati, due a Napoli ed uno a Milano, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Perugia.I tre malviventi, Raffaele Calone di 50 anni, Luigi Spavento di 27 e Antonio Di Rosa di 26 anni, tutti di origini napoletane, la mattina del 3 dicembre 2008, poco dopo l’apertura degli uffici al pubblico, avevano perpetrato una rapina, armati di pistola, ai danni delle Poste della frazione, nel comune di Castiglione del Lago, facendosi consegnare circa 4.000,00 euro.Dalle indagini, svolte congiuntamente da Polizia e Carabinieri, è emerso che i tre, dopo aver fatto colazione in un bar di Villastrada, si erano avvicinati nel centro del paese dove è ubicato l’Ufficio Postale e, mentre uno di loro faceva da “palo”, gli altri due erano entrati minacciando i presenti con le pistole. In particolare il più vecchio aveva addirittura puntato l’arma contro una signora anziana che si trovava allo sportello per riscuotere la pensione, scaraventandola a terra. I tre si erano poi allontanati a bordo di un’auto.Fin dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori, era risultato chiaro che i rapinatori avevano uno spiccato accento campano. I successivi accertamenti, effettuati in seguito alla visione dei fotogrammi estrapolati dalle immagini registrate dall’impianto di videoripresa dell’Ufficio Postale, hanno consentito di dare un volto ed un nome ai malviventi.Attraverso gli esami “comparativi della fisionomia ufficiale” degli individui, così identificati, eseguiti dalla Polizia Scientifica dopo aver acquisito le immagini, oltre ai riconoscimenti fotografici dei testimoni, Polizia e Carabinieri sono riusciti a risalire alle esatte generalità dei tre.Dalle indagini è così emerso che, oltre ad essere tutti pregiudicati per reati specifici e contro il patrimonio, in particolare il Calone, pluripregiudicato con recidiva specifica, all’epoca dei fatti aveva appena finito di scontare in carcere una pena alla quale era stato condannato proprio per aver commesso precedenti rapine. In seguito alle perquisizioni effettuate dagli investigatori al momento della cattura, in casa del Di Rosa sono stati rinvenuti, oltre a due telefoni cellulari, i pantaloni di jeans che lo stesso indossava il giorno della rapina.