ABBADIA SAN SALVATORE. Ieri (27 febbraio), a conclusione delle indagini condotte dal nucleo operativo del Comando Compagnia badengo, sono stati arrestati, a seguito di emissione di custodie cautelari da parte del g.i.p. di montepulciano su richiesta della procura della repubblica, tre cittadini di origine albanese, tutti responsabili in concorso tra loro di lesioni aggravate.
Si tratta di Leti Afrim, classe 1973, albanese, residente ad Abbadia; coniugato, pregiudicato; Muca Eduart, classe 1989, albanese, residente in Abbadia, celibe, incensurato; Leti Amarando, classe 1988, albanese, residente ad Abbadia, celibe, incensurato. Per tutti è scattata la custodia cautelare: per i primi due in carcere, per il terzo ai domiciliari.
Il primo febbraio i tre, all’uscita di un ristorante di Piancastagnaio per futili motivi avevano accoltellato al fianco e colpito a pugni un cittadino romeno, procurandogli una ferita lacerocontusa subito medicata presso l’ospedale di Abbadia. Secondo gli inquirenti il fatto era stato causato da una rivalità insorta recentemente tra la comunità romena e i tre arrestati.
I tre erano fuggiti, ma erano stati rintracciati ed identificati dalle pattuglie dei Carabinieri. Erano stati quindi portati in caserma e denunciati a piede libero, ma le successive indagini sui tre personaggi hanno indotto il magistrato a chiedere le misure restrittive. Era state infatti accertate le responsabilità e le personalità pericolose degli arrestati, anche grazie alla collaborazione dei testimoni romeni presenti al fatto. Inoltre i tre albanesi avevano manifestato intenti minatori nei confronti della comunità romena, reiterando gravi minacce e comportamenti violenti anche successivamente all’episodio.
Leti Afrim e Muca Eduart dopo le formalità di rito svolte presso il Comando Compagnia di Abbadia San Salvatore, sono stati tradotti nella casa circondariale di Orvieto in attesa degli interrogatori di garanzia da parte dell’autorità giudiziaria, mentre Leti Amarando è stato posto agli arresti domiciliari.
Si tratta di Leti Afrim, classe 1973, albanese, residente ad Abbadia; coniugato, pregiudicato; Muca Eduart, classe 1989, albanese, residente in Abbadia, celibe, incensurato; Leti Amarando, classe 1988, albanese, residente ad Abbadia, celibe, incensurato. Per tutti è scattata la custodia cautelare: per i primi due in carcere, per il terzo ai domiciliari.
Il primo febbraio i tre, all’uscita di un ristorante di Piancastagnaio per futili motivi avevano accoltellato al fianco e colpito a pugni un cittadino romeno, procurandogli una ferita lacerocontusa subito medicata presso l’ospedale di Abbadia. Secondo gli inquirenti il fatto era stato causato da una rivalità insorta recentemente tra la comunità romena e i tre arrestati.
I tre erano fuggiti, ma erano stati rintracciati ed identificati dalle pattuglie dei Carabinieri. Erano stati quindi portati in caserma e denunciati a piede libero, ma le successive indagini sui tre personaggi hanno indotto il magistrato a chiedere le misure restrittive. Era state infatti accertate le responsabilità e le personalità pericolose degli arrestati, anche grazie alla collaborazione dei testimoni romeni presenti al fatto. Inoltre i tre albanesi avevano manifestato intenti minatori nei confronti della comunità romena, reiterando gravi minacce e comportamenti violenti anche successivamente all’episodio.
Leti Afrim e Muca Eduart dopo le formalità di rito svolte presso il Comando Compagnia di Abbadia San Salvatore, sono stati tradotti nella casa circondariale di Orvieto in attesa degli interrogatori di garanzia da parte dell’autorità giudiziaria, mentre Leti Amarando è stato posto agli arresti domiciliari.