ROMA. Della tratta ferroviaria Roma-Chiusi-Siena e del suo futuro incerto – doloroso per l'economia della Valdichiana e per i pendolari – si è occupato in questi giorni anche l'onorevole Riccardo Migliori, rappresentante del Popolo delle Libertà.
Migliori ha presentato, infatti, un'interrogazione al Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, il toscano Altero Matteoli, in cui si chiedeva ''quali provvedimenti urgenti e risolutori intenda prendere il Governo per tutelare la cittadinanza e l'economia locale, onde mantenere l'attuale stato dei collegamenti ferroviari tra Chiusi e Roma''.
Infatti, secondo Migliori, Trenitalia avrebbe avuto in progetto di abolire gli attuali treni intercity che collegano Chiusi a Roma per cui, nelle prossime settimane, il relativo tempo di percorrenza sarebbe diventato di due ore e mezza, contro l'attuale ora e mezza. Per i pendolari, per tutti i fruitori della stazione di Chiusi come lavoratori, studenti universitari e turisti, si sarebbe dunque trattato di un'ora di viaggio in più all'andata e un'ora in più al ritorno, per un totale di cinque complessive ore al giorno rispetto alle tre attuali.
''Inoltre – aveva evidenziato Migliori nel documento presentato al Ministro Matteoli – Siena, di cui Chiusi rappresenta l'anticamera ferroviaria”, sarebbe stata “ancora più penalizzata nella mancanza di sistemi viari e di mobilità nel sistema regionale e tale situazione può essere ulteriore elemento negativo per l'economia di quest'area''.
La risposta del Ministro pare abbia ampiamente soddisfatto il deputato del PdL.“Oggi – ha dichiarato Migliori – il Gruppo Ferrovie dello Stato, ha confermato che l'offerta di treni Intercity e Regionali tra Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto, Orte e Roma resterà sostanzialmente immutata, Il numero dei collegamenti Intercity continuerà ad essere lo stesso: 14 Intercity, 7 in ciascuna direzione. E che la percorrenza tra Orte e Roma rimarrà identica a quella attuale, tra Orvieto e Roma, mentre i regionali da Firenze e Roma resteranno gli stessi per numero di corse giornaliere e, in tutte le tratte intermedie utilizzate dai pendolari, i tempi di percorrenza risulteranno immutati”.
Migliori ha presentato, infatti, un'interrogazione al Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, il toscano Altero Matteoli, in cui si chiedeva ''quali provvedimenti urgenti e risolutori intenda prendere il Governo per tutelare la cittadinanza e l'economia locale, onde mantenere l'attuale stato dei collegamenti ferroviari tra Chiusi e Roma''.
Infatti, secondo Migliori, Trenitalia avrebbe avuto in progetto di abolire gli attuali treni intercity che collegano Chiusi a Roma per cui, nelle prossime settimane, il relativo tempo di percorrenza sarebbe diventato di due ore e mezza, contro l'attuale ora e mezza. Per i pendolari, per tutti i fruitori della stazione di Chiusi come lavoratori, studenti universitari e turisti, si sarebbe dunque trattato di un'ora di viaggio in più all'andata e un'ora in più al ritorno, per un totale di cinque complessive ore al giorno rispetto alle tre attuali.
''Inoltre – aveva evidenziato Migliori nel documento presentato al Ministro Matteoli – Siena, di cui Chiusi rappresenta l'anticamera ferroviaria”, sarebbe stata “ancora più penalizzata nella mancanza di sistemi viari e di mobilità nel sistema regionale e tale situazione può essere ulteriore elemento negativo per l'economia di quest'area''.
La risposta del Ministro pare abbia ampiamente soddisfatto il deputato del PdL.“Oggi – ha dichiarato Migliori – il Gruppo Ferrovie dello Stato, ha confermato che l'offerta di treni Intercity e Regionali tra Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto, Orte e Roma resterà sostanzialmente immutata, Il numero dei collegamenti Intercity continuerà ad essere lo stesso: 14 Intercity, 7 in ciascuna direzione. E che la percorrenza tra Orte e Roma rimarrà identica a quella attuale, tra Orvieto e Roma, mentre i regionali da Firenze e Roma resteranno gli stessi per numero di corse giornaliere e, in tutte le tratte intermedie utilizzate dai pendolari, i tempi di percorrenza risulteranno immutati”.
“Non possiamo dunque che prendere positivamente atto delle assicurazioni fornite dalle FF.SS.”, ha concluso Migliori.