"All'ospedale di Nottola l'infermiere interviene, quasi esclusivamente in orario notturno, in sostegno all'OSS che si occupa del trasporto della salma, con lo scopo di aiutare l’operatore"

SIENA – Gli infermieri di Nottola non sono necrofori, figura professionale rispettabilissima che ha specifiche mansioni in materia, e l’Asl Toscana sud est già nelle scorse settimane ha espresso la propria disponibilità ad affrontare con i sindacati il tema del trasporto delle salme dalle camere di ospedale all’obitorio. Lo aveva fatto presente in una mail datata 3 maggio 2018 a firma del direttore del Dipartimento delle Professioni Infermieristiche Lorenzo Baragatti, che aveva scritto alle organizzazioni sindacali, sottolineando che a Nottola “l’utilizzo di infermieri nel processo di gestione del lutto avviene in modo provvisorio. Non si rileva, pertanto, allarmante inappropriatezza e, quindi, non si ritiene di dover procedere alla sospensione del servizio. Si rimane, comunque, disponibili ad affrontare l’argomento in occasione dei prossimi incontri sindacali”.
All’ospedale di Nottola l’infermiere interviene, quasi esclusivamente in orario notturno, in sostegno all’OSS che si occupa del trasporto della salma, con lo scopo di aiutare l’operatore nel posizionamento del corpo in obitorio. Non è richiesta alcuna attività necroscopica che distolga l’infermiere dal suo lavoro. “In ogni caso – conclude Baragatti – stiamo procedendo ad una analisi finalizzata a rivedere le modalità di trasporto interno e ribadiamo la nostra disponibilità ad affrontare l’argomento insieme alle organizzazioni sindacali”.