TORRITA DI SIENA. Da #torritanonsifonde riceviamo e pubblichiamo.
“Lunedì sera eravamo presenti alla festa de l’Unità alla serata “dedicata” al progetto di fusione.
“Finalmente dopo oltre 2 anni una serata sulla fusione, in cui chi la propone spiegherà con parole semplici, ai torritesi, perché siamo stati imbarcati in questa sciagurata storia della fusione!”… Così pensavamo… ma la delusione è stata immediata, ci saremmo aspettati e sicuramente i torritesi insieme a noi, che al banco degli oratori ci fossero stati dei compaesani doc… quelli che hanno proposto la fusione… invece erano presenti il senatore Nencini, il consigliere regionale Bezzini e il sindaco di San Piero Scarperia, comune fuso.
Dopo 2 anni di attesa abbiamo assistito ai soliti discorsi, oramai datati, sui cambiamenti istituzionali e le solite chiacchiere di circostanza da parte dei politici.
Alcuni Cittadini presenti, spazientiti dall’omelia senza contenuti, hanno chiesto se la serata sarebbe continuata così o si sarebbe passati ai contenuti della fusione… e quindi hanno dovuto dare spazio agli interventi dal pubblico.
I successivi interventi dei due portavoce del nostro comitato hanno fatto venire alla luce l’inconsistenza di questo progetto di fusione! Abbiamo parlato di tassazione e indebitamento dei due comuni, delle bugie sulle municipalità, dei fondi derivanti da fusione pagati con i soldi dei cittadini, di dati ufficiali del ministero degli Interni e della Corte dei Conti…e li è crollato il castello di favole di chi propone la fusione!
Ha dato molto fastidio ai cittadini presenti il continuo ribattere da parte degli ospiti “istituzionali” che “alla fine almeno avevano fatto una cosa buona ad aver fatto una serata come quella, che erano stati democratici”… in parole povere volevano dire che erano stati bravi verso il popolo…
Ma questi signori ospiti lo sapevano che quella era la seconda assemblea fatta a Torrita dai sostenitori del sì in due anni? …a fronte delle 150 sbandierate dal sindaco Rossi alla prima commissione della regione Toscana!
Di Torrita ha parlato il sindaco Grazi e le uniche cose che ha detto sono stati gli attacchi arroganti, sempre senza contenuti sulla fusione, ad esponenti del comitato no fusione.
La cosa ridicola del suo “intervento” è stata l’aver messo in discussione i dati ufficiali da noi esposti…dati e numeri del ministero degli Interni forniti da ANCI Toscana alle due amministrazioni dietro pagamento di 5.000 € di soldi pubblici.
I cittadini torritesi salveranno il nostro Comune da chi lo vorrebbe svendere! E dopo il referendum continuerà ad esserci ancora Torrita di Siena! I politicanti passano, ma le idee e le istituzioni rimangono!”.