TORRITA DI SIENA. Non si fermano i lavori di riqualificazione a Torrita di Siena, questa mattina (22 gennaio) è stato riaperto l’incrocio di Via del Cadia e sono già in fase di sostituzione a Torrita Stazione i corpi illuminanti con lampade a led.
I prossimi lavori sono stati illustrati alla cittadinanza ieri sera, nei locali della Casa della Cultura relazionati dall’ Architetto Maria Cristina Curti, curatrice del progetto, ed interesseranno la riqualificazione del centro storico in una continuità tra il Parco della Rimembranza, il tunnel sotterraneo e il Teatro degli Oscuri. Il parco della Rimembranza sarà munito di uno spazio giochi e di un piccolo anfiteatro con 154 posti atto a vari usi cinema all’aperto, teatro, manifestazioni musicali. La scelta delle piante che sostituiranno i pini cadrà su tigli e arbusti come la rosa canina, bosso e lavanda; i materiali saranno consoni a quelli caratteristici del nostro centro storico. Dopo i primi lavori di estirpazione dei pini l’amministrazione provvederà nell’immediato ad asfaltare le strade adiacenti al parco. Previa gara di appalto e approvazione del progetto da parte della sovraintendenza si prevede che i lavori inizieranno nel prossimo febbraio per concludersi in primavera.
Interessanti le proposte per la riqualificazione del tunnel sotterraneo che da Porta a Pago arriva a Porta a Sole percorrendo tutto il centro storico. Nuovi spazi potranno essere a disposizione delle associazioni e anche di far conoscere questo aspetto di Torrita che forse solo la memoria dei nostri nonni ne ha conoscenza.
In tarda primaverà è in calendario la ristrutturazione del secondo anello del Teatro degli Oscuri. Il piccolo gioiello posto in piazza Matteotti e da sempre protagonista della vita torritese raggiungerà così la capacità di 130 posti a disposizione del pubblico. Questa nuova prospettiva, oltre a riqualificare il centro storico. ha un grande significato aggregativo per la vita sociale dei torritesi e crediamo fermamente che un bell’aspetto può riaccendere anche la speranza di ricostruire nei borghi quella vitalità turistica e imprenditoriale che è venuta a mancare ormai da decenni.