Una spesa importante che il Comune vuole considerare come un investimento in termini non solo di prevenzione dal Covid-19 ma anche di benessere sociale
TORRITA DI SIENA. Da sabato 16 maggio, inizia la consegna delle mascherine di protezione sanitaria acquistate dal Comune di Torrita di Siena per i bambini residenti nel comune di età, compresa tra i 3 e gli 11 anni. La consegna, curata grazie alla collaborazione volontaria delle insegnanti, si svolgerà nel capoluogo sabato e domenica (sia mattina che pomeriggio), e a Montefollonico nel pomeriggio del sabato; una distribuzione volutamente diluita per evitare assembramenti poco opportuni e anche abbastanza rischiosi.
Le 1700 mascherine acquistate dal Comune per questa operazione sono state prodotte da una ditta accreditata del territorio, che ne ha curato anche il preconfezionamento da 3 pezzi, e si differenziano da quelle chirurgiche distribuite dalla Regione Toscana per il fatto di essere in tessuto-non tessuto TNT, quindi lavabili e riutilizzabili più volte. Dello stesso materiale e di identiche caratteristiche tecniche sono le 4100 mascherine acquistate per un’altra distribuzione, quella rivolta agli ultrasessantacinquenni, quindi ai cittadini nati prima del 31 dicembre 1955, che ne riceveranno ciascuno una confezione da 2 pezzi. Com’è avvenuto e sta avvenendo per le mascherine chirurgiche della Regione, le operazioni di distribuzione anche in questo caso saranno curate direttamente dagli amministratori, dai consiglieri comunali e da alcuni dipendenti.
“Questa che il Comune sta mettendo in atto non deve essere vista solamente come prevenzione in favore dei bambini e delle loro famiglie” – dice Natascia Volpi, assessore all’istruzione del Comune di Torrita di Siena – “ma ci piacerebbe che fosse considerata anche come un vero e proprio momento educativo che, grazie anche alla concreta collaborazione della Preside e delle insegnanti farà sì che, con l’arrivo della bella stagione e l’aumento dei momenti di socializzazione e di incontro, i bambini siano maggiormente coscienti e responsabilizzati nei loro comportamenti”.
Dato che l’ente Comune è anch’esso un vero e proprio “datore di lavoro”, in questa seconda parte di distribuzione saranno compresi i dipendenti comunali, amministrativi e cantonieri, che seguendo le disposizioni governative stanno man mano rientrando alla normale operatività e quindi sempre più si troveranno a contatto diretto con il pubblico.
“Per un Comune piccolo come il nostro, l’acquisto delle mascherine lavabili e riutilizzabili rappresenta certamente una spesa importante” – così Mario Landolfi, assessore al Personale e al Bilancio – “ma noi preferiamo considerarla un investimento in sicurezza, in salute e in benessere sociale in favore dei cittadini delle fasce d’età più alte e anche dei dipendenti e relativa utenza, che sono costretti a entrare in contatto reciproco per lo svolgimento di pratiche legate alla quotidianità. Contatti che, con il passaggio alle varie e successive fasi di rientro alla normalità, saranno sempre più frequenti”.