"Il sottoscritto Giovanni Di Stasio, in qualità di Capogruppo P.d.L., in questi mesi passati si era occupato di un grave problema che si verificava e tutt’oggi si verifica, riguardante l’utilizzo di un’opera pubblica (marciapiede) in modo assolutamente privato (parcheggio).
In merito a questo, tra i vari documenti, avevo presentato un’interrogazione che doveva essere discussa in questo Consiglio Comunale, ma ciò non è potuto avvenire perché alcuni giorni prima di questo Consiglio sono stato minacciato e mi è stato intimato, per interposta persona, di non occuparmi più della questione, tant’è che mi sono visto costretto a sporgere regolare denuncia dell’accaduto.
La cosa che mi ha lasciato perplesso e mi ha intimorito più di tutto è stato il fatto che per farmi capire che dovevo pensare ai fatti miei, è stata usata una frase da me utilizzata per l’interrogazione che doveva essere ancora trattata e di conseguenza sarebbe dovuta rimanere segreta, pertanto mi sono visto costretto a ritirare l’interrogazione stessa.
In Consiglio Comunale ho letto e lasciato agli atti una piccola relazione dove facevo il punto della situazione e spiegavo le motivazioni del ritiro dell’interrogazione; a questo punto è arrivata la parte più bella e che probabilmente in Italia avrà un primato: il Sindaco per tutta risposta ha detto, nel momento in cui ho manifestato la volontà di abbandonare il Consiglio non appena finito di leggere la relazione, “Non è giusto che tu venga qui, faccia campagna elettorale in modo unilaterale e poi te ne vai senza dare possibilità di risponderti, anche perché la continua reiterazione degli stessi argomenti sta diventando patetica”.
Qual'è il primato? Secondo me questo è l’unico sindaco in Italia che sentendo che un Consigliere è stato minacciato, ha continuato imperterrito a fare politica e a difendere il proprio operato pur se, come dimostrano i fatti, assolutamente sbagliato e secondo me anche illegittimo.
Queste cose che ho detto si provano da sole, perché nonostante siano ormai mesi che il problema è stato sollevato, sia in Consiglio Comunale che segnalato al corpo di Polizia Municipale e per conoscenza al Prefetto ed al Questore, non è stato alzato un dito per ripristinare l’uso legittimo dell’opera.
Il tipo di accordo che ha portato a questa situazione è stato sottoscritto dall’attuale Sindaco e forse da qui si può capire perché questo “signore” alla notizia che un consigliere ha subito delle minacce, l’ha verbalmente “aggredito” anziché chiedere approfondimenti sull’accaduto per capire ed eventualmente, per quello che è nelle sue possibilità, di proteggere la democrazia e la legalità sul proprio territorio.
Comunque voglio ringraziare i Consiglieri del mio gruppo, Caroti e Mazzolini, il primo perché insieme a me ha abbandonato il Consiglio Comunale dimostrandomi la massima solidarietà ed il secondo, pur essendo assente, appena appresa la notizia mi ha chiamato dicendo di poter contare sul suo appoggio.
Faccio un augurio al Sindaco affinché possa essere in pace con la sua coscienza, perché sinceramente fossi stato al suo posto, con la mia avrei dovuto fare a pugni.
La delusione più grossa è stata che più di quattro anni mi ci sono voluti per capire cosa si celasse dietro a falsi sorrisi e false simpaticherie".
Giovanni Di Stasio
Capogruppo P.d.L. Torrita di Siena