CHIUSI. A Chiusi tornano i corsi dell’Università popolare, con il sapore di una scommessa vinta: le materie d’insegnamento della stagione 2009-2010 sono ancora più ricche e articolate dell’anno precedente, e diventano il patrimonio di un territorio ampio, che riguarda tutti i comuni della zona.
L’esperienza dell’Upter, l’Università popolare di Roma, ha consentito anche a Chiusi di guardare, come sottolinea il sindaco Luca Ceccobao “all’apprendimento permanente come a un obiettivo di tutta la comunità”.
Significativo il corso di lingua italiana per stranieri, che si aggiunge a una lunga serie. Durerà quaranta ore quello di inglese (tarato su tre livelli di conoscenza iniziale) e altrettanto quello di spagnolo.
C’è poi il corso di fotografia, quello di pittura, anche questi di quaranta ore e allo stesso costo degli altri: 90 euro. Significativo anche il corso di storia contemporanea, con costi e durata analoghi agli altri.
“Le sedi – osserva l’assessore alla cultura Leonora Gheradi – saranno distribuite tra la sala polivalente di via Oslavia, a Chiusi Scalo (pittura e fotografia) e il palazzo delle Logge, nella piazza XX Settembre del centro storico. Le lezioni inizieranno entro il mese di ottobre, e richiedono un’iscrizione obbligatoria di 15 euro all’Università popolare.
L’attestato di partecipazione verrà rilasciato ha chi a frequentato almeno metà delle lezioni. Ma non è tutto: stanno per partire anche mini-corsi di scrittura creativa, di ascolto della musica e di erboristeria.
“Iscriversi all’Upter – afferma il presidente Francesco Florenzano – equivale a una scelta di serietà, e per certi versi di protesta, contro il degrado culturale e sociale che imperversa nel nostro Paese. Non è vero che cultura, istruzione e formazione non servono: servono per capire”. Da sottolineare che i corsi di lingua italiana per stranieri consentono le certificazioni Cils e Ditals. L’Upter, realtà ormai consolidata nella capitale, annovera diverse sedi a Roma, ma solo una al di fuori del Lazio: quella di Chiusi, appunto, l’ultima nata e sicuramente destinata a crescere. Dopo gli oltre cinquanta iscritti dello scorso anno, dovrebbe esserci un incremento partecipanti a questa opportunità di approfondimento culturale.
L’esperienza dell’Upter, l’Università popolare di Roma, ha consentito anche a Chiusi di guardare, come sottolinea il sindaco Luca Ceccobao “all’apprendimento permanente come a un obiettivo di tutta la comunità”.
Significativo il corso di lingua italiana per stranieri, che si aggiunge a una lunga serie. Durerà quaranta ore quello di inglese (tarato su tre livelli di conoscenza iniziale) e altrettanto quello di spagnolo.
C’è poi il corso di fotografia, quello di pittura, anche questi di quaranta ore e allo stesso costo degli altri: 90 euro. Significativo anche il corso di storia contemporanea, con costi e durata analoghi agli altri.
“Le sedi – osserva l’assessore alla cultura Leonora Gheradi – saranno distribuite tra la sala polivalente di via Oslavia, a Chiusi Scalo (pittura e fotografia) e il palazzo delle Logge, nella piazza XX Settembre del centro storico. Le lezioni inizieranno entro il mese di ottobre, e richiedono un’iscrizione obbligatoria di 15 euro all’Università popolare.
L’attestato di partecipazione verrà rilasciato ha chi a frequentato almeno metà delle lezioni. Ma non è tutto: stanno per partire anche mini-corsi di scrittura creativa, di ascolto della musica e di erboristeria.
“Iscriversi all’Upter – afferma il presidente Francesco Florenzano – equivale a una scelta di serietà, e per certi versi di protesta, contro il degrado culturale e sociale che imperversa nel nostro Paese. Non è vero che cultura, istruzione e formazione non servono: servono per capire”. Da sottolineare che i corsi di lingua italiana per stranieri consentono le certificazioni Cils e Ditals. L’Upter, realtà ormai consolidata nella capitale, annovera diverse sedi a Roma, ma solo una al di fuori del Lazio: quella di Chiusi, appunto, l’ultima nata e sicuramente destinata a crescere. Dopo gli oltre cinquanta iscritti dello scorso anno, dovrebbe esserci un incremento partecipanti a questa opportunità di approfondimento culturale.