POGGIBONSI. A due mesi dalla sua inaugurazione, nei tempi tecnici previsti, martedì (25 novembre) è entrato in attività il nuovo Termovalorizzatore di Poggibonsi, al termine dell'ammodernamento e del potenziamento tramite la realizzazione della terza linea di lavorazione dei rifiuti solidi urbani della provincia di Siena.
Assieme alla dotazione tecnologica di processo, nella giornata di martedì sono così entrati in funzione i sistemi di sicurezza, anch'essi potenziati nelle capacità di sorveglianza dei parametri ambientali e del regolare funzionamento.
Accanto ai sistemi di abbattimento e di monitoraggio dei fumi, è stato così attivato il percorso di verifica preventiva dei carichi di rifiuti in arrivo presso l'impianto. L'effettivo funzionamento di questo meccanismo di verifica ha permesso, nella mattina del 26 novembre, l'individuazione – all’interno di un camion in ingresso – di un rifiuto caratterizzato da bassa attività radioattiva. Tale rifiuto è stato successivamente individuato come iodio 131, solitamente utilizzato per radioterapia; il camion di raccolta è stato conseguentemente deviato nell’area appositamente individuata. Come previsto dalla procedura interna di Sienambiente, sono state avvertite le autorità competenti, e sul posto è intervenuto personale Arpat e degli altri enti deputati ai controlli.
L’iter di analisi, concluso nel pomeriggio di ieri, ha accertato la presenza dello iodio 131 in tovaglioli di carta usati, depositati all’interno di un sacchetto di rifiuti domestici. La bassa entità di radioattività accertata è caratterizzata da un rapido decadimento, stimato in circa un mese. Il sacchetto è stato quindi isolato in un contenitore a tenuta stagna dove permarrà per alcune settimane, ovvero il periodo sufficiente ad abbattere la contaminazione riscontrata, e permetterne quindi il regolare smaltimento all’interno dell’impianto.
Il termovalorizzatore di Poggibonsi, sito in località Fosci, in seguito al potenziamento ha oggi una capienza di smaltimento pari a 70mila tonnellate di rifiuti all'anno. L'impianto rappresenta il tassello di completamento del sistema di trattamento rifiuti della provincia di Siena, trattando in particolare la frazione “secca” dei rifiuti indifferenziati, in subordine alla individuazione di materiali differenziati avviabili al riciclo, che dal 2002 è affidata all'impianto di selezione e compostaggio di Pian delle Cortine (Asciano).