CHIANCIANO TERME. Il Consiglio di amministrazione di Terme di Chianciano Spa si è riunito oggi (10 giugno) ed ha affrontato la questione relativa alla misura cautelare notificata al direttore generale di Terme di Chianciano.
Dall'incontro è scaturita una nota stampa che ha l'itento di fare delle precisazioni "a fronte di notizie che, in alcuni casi, si prestano ad equivoci o addirittura a strumentalizzazioni".
"Anzitutto si ribadisce la stima e l’apprezzamento nei confronti del Dott. Gilioli per il lavoro svolto per Terme di Chianciano con assoluta professionalità e serietà si legge nella nota delle Terme di Chianciano – Si sottolinea ancora una volta che le presunte vicende per le quali l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento cautelare nei confronti del Direttore Generale, nulla hanno a che vedere con Terme di Chianciano.
E’ opportuno precisare che i provvedimenti cautelari possono essere adottati, come è avvenuto nel caso dell’architetto Lino Gilioli, senza essere preceduti da avviso relativo allo svolgimento di indagini. Pertanto, la misura cautelare può anche intervenire prima che chiunque (tranne l’Autorità Giudiziaria) sia a conoscenza di un’indagine in corso".
Il Consiglio di amministrazione precisa che "essere sottoposti ad indagine non significa automaticamente essere rinviati a giudizio e quindi rivestire la qualifica di imputati. Tanto meno quella di condannati".
"Terme di Chianciano non entra nel merito dell’indagine che riguarda altri soggetti – conclude il comunicato stampa – respinge fermamente ogni strumentalizzazione della vicenda, ed esprime e rinnova la massima fiducia nei confronti dell’Autorità Giudiziaria e nell’operato della magistratura competente per il caso in oggetto, auspicando celerità nella conclusione delle indagini affinché venga fatta quanto prima la massima chiarezza".