CASOLE D’ELSA. Violenza sessuale aggravata, lesione aggravate, minacce e molestie telefoniche: queste le accuse che ha collezionato un giovane marocchino di 29 anni residente a Colle di Val d'Elsa.
Il giovane, operaio con regolare permesso di soggiorno, si era invaghito di una quattordicenne figlia di amici, anche lei marocchina.
Dopo un "corteggiamento" fastidioso e ripetute telefonate dal contenuto molesto, il marocchino si è presentato a casa della ragazza e l'ha prima minacciata e poi ha tentato di violentarla. La ragazza, non cedendo alle molestie dell'uomo ha opposto resistenza. Una scelta coraggiosa che però ha fatto infuriare il giovane che ha cominciato a picchiarla a sangue, provocandole alcune fratture al volto e al setto nasale.
A salvare la ragazzina è stato il tempestivo intervento di suo fratello che ha fatto desistere il marocchino dai suoi intenti. La vittima ha raccontato tutto ai genitori che si sono recati ai carabinieri e hanno denunciato l’uomo. I militari, dopo una serie di indagini, hanno arrestato il marocchino accusandolo di violenza sessuale aggravata, lesioni aggravate, minacce e molestie telefoniche.
Il giovane, operaio con regolare permesso di soggiorno, si era invaghito di una quattordicenne figlia di amici, anche lei marocchina.
Dopo un "corteggiamento" fastidioso e ripetute telefonate dal contenuto molesto, il marocchino si è presentato a casa della ragazza e l'ha prima minacciata e poi ha tentato di violentarla. La ragazza, non cedendo alle molestie dell'uomo ha opposto resistenza. Una scelta coraggiosa che però ha fatto infuriare il giovane che ha cominciato a picchiarla a sangue, provocandole alcune fratture al volto e al setto nasale.
A salvare la ragazzina è stato il tempestivo intervento di suo fratello che ha fatto desistere il marocchino dai suoi intenti. La vittima ha raccontato tutto ai genitori che si sono recati ai carabinieri e hanno denunciato l’uomo. I militari, dopo una serie di indagini, hanno arrestato il marocchino accusandolo di violenza sessuale aggravata, lesioni aggravate, minacce e molestie telefoniche.