MONTALCINO. Ognuno di noi ha un’idea particolare relativa alle vacanze, chi pensa immediatamente al mare, chi alla montagna, al lago o ad andare in giro con la roulotte alla ricerca di luoghi suggestivi e sconosciuti.
Ecco ora cosa ne pensa il parroco di Montalcino, Fra Pierino. Secondo quanto affermato nell’ultimo numero della “Lettera alle Famiglie”: Siamo ormai arrivati a giugno e si sente aria di vacanze: dove andare? Cosa fare? Come impiegare le nostre meritate ferie? Domande più che legittime…Al riguardo mi permetto di donarvi una piccola riflessione che spero possa essere utile a qualcuno. Il divertimento inteso come attività che viene dopo il proprio lavoro per distrarre la mente, per sollevare il corpo, per ricreare lo spirito. È considerato un bisogno fondamentale per l’uomo moderno, un diritto irrinunciabile. Assistiamo tuttavia a paradossi – ci dice Fra Pierino – che rasentano il ridicolo se li analizziamo per quello che sono nella realtà: ferie faticosissime per disagi e spostamenti, code in auto cui si assiste all’esercizio della virtù della pazienza spesso non applicata nella vita quotidiana con le persone vicine in famiglia o sul lavoro; affollamenti accettati con rassegnazione quando sosteniamo di volercene liberare per tutto il resto dell’anno. Ovunque chiasso, ostentazione di allegria, musica assordante, speranze mascherate da illusioni di nuovo piacere e nuove relazioni”. Il parroco è nato in un piccolo paese di montagna e ciò che ricorda delle tante persone, che rivede ogni tanto nella piccola foto al cimitero, dove si reca annualmente, è il loro sguardo: una luce che si vede spesso negli occhi dei bambini. “Non uno sguardo ingenuo, giacchè erano mamme e papà con vite pesantissime alle spalle, non uno sguardo di facili illusione e attese, giacché la loro vita non è mai cambiata fino alla morte; non uno sguardo infantile. Giacché la loro infanzia è stata infarcita di pene con pochi giochi fatti di niente. Era piuttosto – continua Fra Pierino – uno sguardo sempre attento e sereno di continuo ‘divertimento’ di fronte alle persone e alla vita. Se riuscissimo a vedere la vita con occhi più sereni, se lasciassimo spazio in noi alla gioia dello spirito, se ci affidassimo di più anche a Dio, credo che ci sarebbe molto meno stress (se non la fatica quotidiana che se ne va col sonno)”. Secondo Fra Pierino anche le ferie necessarie, ma non indispensabili, invece di essere quel miraggio che ci teniamo in testa tutto l’anno, potrebbero diventare l’occasione propizia per riposare, per godere il silenzio, per ricaricarsi fisicamente e mentalmente. “Difficile? Forse sì – spiega Fra Piero ma possibile se cambiamo occhi per vedere e se abbiamo il coraggio di affrontare il silenzio e gli spazi vuoti della vita per riempirli di scelte che ci fanno crescere. Piccolo segreto: esercitiamoci ad affrontare il quotidiano, le azioni di ogni singola giornata e il nostro stesso lavoro con lo sguardo attento, sereno, semplice e troveremo la gioia che cogliamo negli occhi dei nostri avi”. Da ultimo il parroco informa che c’è una grande opportunità per i giovani: trascorrere alcuni giorni al campo scuola con lui stesso e altri bravissimi e simpaticissimi animatori. Forse non tutti sanno cos’è un campo scuola. Forse molti vi hanno partecipato ma lo chiamano in un’altra maniera. “E’ un periodo per scoprire la bellezza dell’amicizia, del vivere insieme, di condividere con altri coetanei tante esperienze. Il campo si svolgerà dal 21 al 27 agosto al Rifugio Amiatino immerso nel verde e nella natura del Monte Amiata”. La quota di partecipazione è di 120 € a persona; se ci sono due fratelli il costo del secondo sarà do 60€. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni rivolgersi in parrocchia a Fra Pierino tel/fax 0577-849434.