Via ai lavori per l’adeguamento antincendio e dei sistemi di sicurezza. Un intervento del valore complessivo di 130 mila euro. Riapertura nell’autunno 2024
COLLE DI VAL D’ELSA. La riapertura del Teatro dei Varii è oggi più vicina. I lavori necessari per conseguire questo obiettivo, affidati alla ditta Sical Circe e finanziati dal Comune con risorse proprie, sono iniziati il 20 marzo scorso e prevedono la realizzazione di tutti gli adeguamenti alle attuali normative da parte dei Vigili del Fuoco: oltre a trattamenti antincendio, dotazioni di sicurezza e alcuni piccoli lavori strutturali, la parte più rilevante riguarda l’installazione di balaustre in metallo all’altezza di 1 metro in corrispondenza degli affacci dei palchi di tutti e tre i livelli del Teatro.
Una prescrizione in termini di sicurezza richiesta da parte del Comando dei Vigili del Fuoco che risaliva al 2019 a cui la Soprintendenza si era opposta chiedendo una deroga per i primi due livelli – dove l’altezza è di poco inferiore a 1 metro – così come previsto dal Codice dei Beni Culturali, mentre aveva autorizzato l’installazione delle balaustre al solo terzo e ultimo livello, dove l’altezza attuale, intorno a 70 centimetri, era stata valutata effettivamente pericolosa. Una situazione che aveva portato a degli approfondimenti tecnici necessari con diverse interlocuzioni tra i soggetti interessati senza arrivare a una sintesi tra le due posizioni che potesse superare il contrasto tra le disposizioni del Ministero della Cultura e le modalità prescrittive dei Vigili del Fuoco. Una vicenda che aveva portato alla chiusura del teatro per quattro anni e che è stata al momento superata grazie una soluzione tecnica proposta dal Comune di Colle di Val d’Elsa. L’Architetto Sergio Fedi ha infatti elaborato, su indicazioni dell’Amministrazione, una modifica al progetto delle balaustre che consente, tramite un innesto a baionetta, un facile smontaggio delle stesse, interpretando la soluzione proposta come non definitiva ma temporanea, ai fini di consentire la fruizione del Teatro in sicurezza e nel rispetto delle prescrizioni dei Vigli del Fuoco, in attesa che si trovi un accordo su scala regionale tra questi e la Soprintendenza. In caso di esito positivo dell’accordo, questa soluzione riporterebbe facilmente il Teatro in configurazione originaria, senza necessità di altre lavorazioni. Grazie a tale soluzione tecnica si è cosi arrivati a superare l’impasse burocratica che ha costretto il Teatro alla chiusura, e ad ottenere l’autorizzazione della Soprintendenza a procedere, consentendo di avviare i lavori. “La vicenda della chiusura del Teatro dei Varii può essere compresa solo se inserita nel contesto di una battaglia ben più ampia che la Soprintendenza sta combattendo per far valere la disciplina delle deroghe, senza le quali molti antichi edifici di interesse artistico, storico e testimoniale verrebbero snaturati dalle moderne imposizioni normative” afferma Cristiano Bianchi, Assessore alla Cultura, “E’ chiaro che l’altezza dei parapetti nei teatri all’Italiana era calibrata per ottimizzare la visione dello spettacolo, quindi portarla all’altezza di un metro imposta dalla odierne normative comporta, oltre che una alterazione dell’assetto originario e a un danno estetico, anche una minore visibilità, e per questo motivo comprendo, da architetto oltre che da assessore, la posizione che la Soprintendenza ha mantenuto. D’altra parte, è evidente che sulla sicurezza non si può e non si deve transigere, pertanto era altrettanto importante il punto di vista dei Vigili del Fuoco. Credo dunque che la soluzione di compromesso trovata sia da considerare un ottimo risultato, che ci ristora in parte dal rammarico per lo stallo in cui, a causa di questa vicenda, il Teatro si è trovato per tutto questo tempo, e che ne ha impedito la fruizione da parte del pubblico e degli artisti, soprattutto in considerazione dell’importanza che questo luogo, un autentico gioiello amatissimo da associazioni, scuole e cittadini, rappresenta per la collettività e la sua crescita culturale. Per questi motivi, essere infine riusciti a superare questo blocco e a iniziare i lavori rappresenta a mio avviso un grande sollievo per la città, rendendo plausibile una riapertura del Teatro già nell’ autunno 2024”.
“Esprimo soddisfazione per l’avvio del cantiere dopo una complessa vicenda burocratica di autorizzazioni e pareri” – conclude il Vicesindaco Stefano Nardi – “L’intervento, che ha un costo di circa 130 mila euro ed una durata stimata di 4 mesi, prevede una serie di lavori necessari per la sicurezza degli spettatori, degli artisti e dei lavoratori del teatro. La realizzazione di questi lavori consentirà la riapertura del teatro e la possibilità di utilizzare tutti i posti a sedere disponibili per gli spettacoli e gli eventi.”