Per 12 primi cittadini della provincia "sono diversi gli elementi da rivalutare bene"
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PROVINCIA. Le tariffe per il trasporto pubblico locale, deliberate nel 2012 che entreranno in vigore dal 1 luglio, fanno emergere, a nostro avviso, la necessità di una riflessione. E’ noto che le stesse sono quelle previste in sede di gara unica regionale e sbloccate in sede di stipula del contratto ponte, un contratto definito per salvaguardare la continuità del servizio e attivare risorse e investimenti, nelle more della definizione del contenzioso relativo alla gara unica regionale.
E’ altresi indubbio che sono state introdotte modifiche importanti che vanno accolte con favore – pensiamo, ad esempio, alle agevolazioni introdotte per chi ha un ISEE inferiore a 36.000 € che, unitamente alle detrazioni previste dalla Legge di Stabilità 2018, generano una riduzione significativa per i meno abbienti – ma sono diversi gli elementi da rivalutare bene.
Anzitutto, l’aumento per le tariffe extraurbane appare consistente: il biglietto ordinario, che prima nella vecchia fascia “D” costava 1,60 € oggi passa a 2,60 €; uno studente che non benefici di agevolazioni, pagherà un abbonamento trimestrale di 126 € contro i precedenti 75 €. Inoltre, la riduzione da quattro a due sole fasce tariffarie – urbana ed extraurbana – introduce una disparità troppo marcata fra zone che distano talvolta pochi chilometri, come nel caso del nostro territorio. Non da ultimo, è da considerare che l’abbonamento extraurbano non abilita all’utilizzo dell’autobus di città, per cui chi viene da fuori, deve aggiungere un’ulteriore spesa per usare il mezzo pubblico urbano. Riterremmo opportuno un confronto con la Regione su questi temi e per ripensare una zonizzazione più articolata, con un ricarico più equo su tutti.
Pur comprendendo le difficoltà nella gestione complessiva del servizio, riteniamo che una manovra sulle tariffe così architettata rischi di disincentivare l’utilizzo del mezzo pubblico, laddove invece è auspicabile un contenimento del traffico privato. Ci aspettiamo, inoltre, che lo sblocco del contratto ponte, destini risorse all’ammodernamento del parco mezzi e all’incremento delle linee in tutta la Toscana del sud, in particolar modo nelle aree più periferiche che, diversamente, dovranno patire la maggiore penalizzazione. Non possiamo, infatti, pensare che debba ricadere sui bilanci del comuni minori, già gravati da molte incombenze, il potenziamento o il mantenimento di un servizio essenziale come questo.
Giuseppe Gugliotti – Sindaco di Sovicille
Gabriele Berni – Sindaco di Monteroni d’Arbia
Fabrizio Nepi – Sindaco di Castelnuovo Berardenga
Valeria Agnelli – Sindco di San Quirico d’Orcia
Roberto Machetti – Sindaco di Trequanda
Paolo Bonari – Sindaco di Asciano
Riccardo Agnoletti – Sindaco di Sinalunga
Fabiola Parenti – Sindaco di Murlo
Luciana Bartaletti – Sindaco di Chiusdino
Marcello Bonechi – Sindaco di Castellina in Chianti
Paolo Morelli – Sindaco di San Casciano dei Bagni
Eva Barbanera – Sindaco di Cetona