I controlli della Guardia di Finanza a tutela dei giovani
SIENA. Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Poggibonsi, nell’ambito del controllo economico del territorio, hanno indirizzato la loro attività nei confronti degli esercenti che per tipologia di prodotti commercializzati sono più a rischio di violazioni delle normative previste a tutela della salute dei consumatori ed in particolare dei consumatori minorenni. In tale contesto, nelle ore diurne sono stati effettuati diversi controlli a Rivendite di Tabacchi, soprattutto a quelle ubicate nei pressi delle scuole, finalizzati a verificare il rispetto della normativa che vieta la vendita di prodotti da fumo ai minori di anni 18, mentre nelle ore serali, i finanzieri, confondendosi nella movida, hanno rivolto la loro attenzione a bar e Pub del centro storico di Poggibonsi per verificare la corretta applicazione della legge che pone il divieto di vendita di alcolici ai minorenni.
In entrambi i casi i primi controlli fatti, sia di mattina che di sera, hanno permesso di cogliere in flagranza un tabaccaio che aveva venduto un pacchetto di sigarette ad una ragazza di 16 anni ed un barista che aveva venduto una birra ad un ragazzo di anni 17.
Per quanto riguarda la vendita di tabacchi l’esercente è stato multato con un verbale che va da un minimo di 500 ad un massimo di 3.000 euro mentre con riferimento alla vendita di alcolici l’esercente ha ricevuta una multa che va da un minimo di 250 ad un massimo di 1.000. E non finisce qua, in quanto in caso di recidiva gli esercizi commerciali rischiano anche la chiusura.
L’attività svolta segue il percorso ormai ampiamente tracciato dalla Guardia di Finanza che vede le Fiamme Gialle impegnate a sostenere e tutelare gli “esercenti corretti”, in quanto rispettano gli obblighi di legge e contribuiscono a fare in modo che i luoghi di pubblico ritrovo siano soprattutto un luogo di sano divertimento, rispetto alla concorrenza sleale ed illecita di chi non si fa scrupoli nel fornire sostanze alcoliche e/o tabacchi ai minori, non dimostrando rispetto della tutela della salute dei più giovani, oltreché della sicurezza della comunità e dell’ordine pubblico in generale.