"Se fosse confermato il sospetto di una matrice mafiosa - conclude Scaramelli - la Toscana non si farà intimidire"
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SIENA. “Mai schiavi della mafia. Sempre e comunque dalla parte di chi lotta per una terra libera. Le istituzioni della Toscana non si faranno mai intimidire”. A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, in merito all’incendio a Suvignano che ha bruciato un capannone oltre 2000 metri quadrati, 700 rotoballe, foraggio e due silos che contenevano semi di girasole e orzo. E attrezzi agricoli per danni intorno a 800 mila euro. “Se fosse confermato il sospetto di una matrice mafiosa – conclude Scaramelli – la Toscana non si farà intimidire. Questa tenuta, nei comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo in provincia di Siena, è simbolo di riscatto e libertà. È l’emblema dei valori propri della nostra terra che hanno reso possibile la destinazione alla collettività di questo bene”.
Fu infatti confiscata alla mafia e dal 2019 è gestita dalla Regione (adesso attraverso Ente Terre).