Coinvolte alcune giovani ragazze, una delle quali ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari
POGGIBONSI. “Quel che è accaduto richiede forte attenzione da parte di tutti noi, prima di tutto perché stiamo parlando di giovani, in questo caso di ragazzine, che dovrebbero avere davanti a sé sogni e opportunità, non certo episodi di violenza”.
Questo il commento della sindaca Susanna Cenni in seguito all’episodio che sabato scorso ha coinvolto alcune giovani ragazze nel centro cittadino. Una delle ragazze ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
“Sul fatto ci sono indagini in corso e saranno gli organi deputati a fare chiarezza. Ringrazio le Forze dell’Ordine, a cui compete la sicurezza pubblica, per l’immediato intervento e anche per la grande collaborazione e interlocuzione con cui operiamo, in maniera quotidiana e costante. L’amministrazione comunale sta potenziando l’organico della Polizia Municipale anche per accrescere la presenza in centro. Nel contempo auspichiamo che si concretizzi l’investimento della Polizia di Stato per ripristinare il commissariato in centro.
Tuttavia la sicurezza è una questione complessa che riguarda anche altri aspetti, diversi da quelli del controllo e della repressione. E’ una questione anche di comunità, di crescita e di responsabilità condivisa, che riguarda la capacità di comprendere le trasformazioni sociali e di gestirle in modo da contrastare la disgregazione a vantaggio della coesione. Che riguarda l’impegno a costruire una città sua sempre più viva e vissuta, come stiamo facendo anche grazie al tessuto di associazioni e di attività commerciali che tanto fanno per rendere il nostro centro attrattivo, vitale e bello.
Per questo quel che è accaduto sabato impone una riflessione più ampia su cosa possiamo fare per rafforzare percorsi educativi e lavorare sulla prevenzione e l’inclusione sociale. La nostra città ha già un bagaglio di esperienze in questi termini, grazie alle scuole, alle tante realtà associative, a tanti progetti come l’educativa di strada. Questo impegno deve coinvolgere tutti sempre di più. Scuole, famiglie, associazioni, cittadini, cittadine affinché sia possibile intercettare le criticità e lavorare per risolverle, per arginare episodi come quello accaduto, affinché anche i luoghi più complessi restino luoghi pienamente da vivere, grazie alle adeguate competenze e grazie all’impegno di tutta la comunità”.