"Abbiamo appreso attraverso un pezzo di giornale piccole grandi curiosità sulla nostra Torrita, pezzi di storia che si aggiungono ad altre"
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TORRITA DI SIENA. A volte per scoprire piccoli grandi significati bisogna affidarsi agli occhi attenti dei visitatori perché noi abitanti parchi del territorio dove viviamo e siamo cresciuti diamo tutto per scontanto.
Così una domenica mattina, 21 ottobre per l’esattezza, sull’inserto domenicale del quotidiano nazionale Repubblica appare un curioso articolo su Torrita di Siena.
A pag.67 del giornale sotto la categoria insegne a firma James Clough si parla della targa posta nella nostra piazza principale, piazza Giacomo Matteotti.
Recita l’articolo:
“La targa topomastica della piazza dedicata a Giacomo Matteotti al centro di Torrita di Siena spicca per insolite forme delle lettere. Volendo classificare il loro stile, la categoria art déco potrebbe andare, anche se solitamente le lettere déco sono filiformi – ovvero prive del contrasto fra tratti spessi e sottili che vediamo qua. Il giorno 24 aprile 1945, la giunta prefettizia del comune delibera il cambiamento di nome della piazza per onorare una delle più illustri vittime di Mussolini. Possiamo immaginare che l’artigiano incaricato di realizzare la targa avesse ben inteso l’importanza della commissione. E’ per questo che inventa lettere speciali, mai viste da nessuna parte. Notevole anche il modo in cui allinea le tre righe: centrata la prima, a sinistra la seconda ea destra l’ultima”
L’articolo inoltre riporta che la stessa piazza era stata dedicata a Ettore Muti perito nel 1943.
Di certo è dato di fatto sapere dalle testimonianze visive e dagli archivi comunali che la piazza portava antecedentemente il nome di piazza Vittorio Emanuele II.
E così abbiamo appreso attraverso un pezzo di giornale piccole grandi curiosità sulla nostra Torrita, pezzi di storia che si aggiungono ad altre; resta in sospeso la domanda chi era l’artigiano che con fervida interpretazione eseguì quella scritta e si ritrova le sue lettere catapultate nel 2018 ben dopo 73 anni fa ?