A Montepulciano due minorenni hanno consegnato oltre 10mila euro a due compagni
MONTEPULCIANO. Per tutelare la riservatezza dei protagonisti, alcuni dei quali ancora minori, sono stati usati dei nomi di fantasia.
Per avere notizia di eventuali, altri episodi del genere successi ad altri alunni di quest’area, il P.M. della Procura c/o il Tribunale per i Minorenni incaricato delle indagini ha autorizzato la pubblicazione di quanto accaduto.
Nel febbraio di quest’anno, Piero di anni 17, residente nel centro poliziano, accompagnato dai genitori, ha denunciato ai Carabinieri della Compagnia di Montepulciano un suo compagno di scuola, Nik, anch’egli diciassettenne, di nazionalità bulgara, residente a Montepulciano.
Questi i fatti. A partire dal mese di settembre 2017, Nik chiedeva a Piero del denaro, poche decine di euro, per acquistare cibo e sigarette. Trattandosi di cifre alquanto modeste, Piero riusciva, seppur a malincuore, a soddisfare tali richieste. In breve tempo e in costante crescendo, le pretese di Nik divenivano sempre più esose, pressanti e per certi aspetti persecutorie (le richieste di denaro venivano avanzate a Piero in modo insistente anche tramite l’applicazione Messenger di Facebook), tanto che il malcapitato, non riuscendo più ad attingere dai propri risparmi, cominciava a sottrare del denaro in famiglia. Alla fine Piero consegnava a Nik una cifra pari a 5.500 euro circa. C’era stato un momento in cui Piero aveva provato a non soddisfare più le richieste di Nik, ma questi non ammetteva ragioni: doveva dare dei soldi ad altre persone e se ciò non fosse avvenuto, avrebbe “passato dei guai” lui e, di conseguenza, gli stessi guai li avrebbe passati anche Piero.
Piero ha arricchito il suo racconto di altri particolari, dichiarando che il passaggio del denaro avveniva in luoghi sempre diversi (stazione dei bus di Montepulciano, ad Abbadia di Montepulciano) e che alla consegna dei soldi – necessari a Nik per “ripulire”, a suo dire, denaro sporco – non c’erano testimoni.
Nik, prima di tale denuncia, era già stato oggetto di accertamenti da parte dei Carabinieri di Montepulciano a seguito delle segnalazioni di due insegnanti di un istituto scolastico poliziano, proprio in merito a richieste di denaro avanzate dallo stesso ad alcuni compagni. Le indagini in quel caso, però, non avevano portato alla scoperta di alcun reato, perché interrogati dai militari i ragazzi, pur avendo ammesso di aver dato a Nik delle piccole somme di denaro, parevano averlo fatto in piccola misura e per motivi apparentemente leciti. Dello stesso avviso era la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, a cui la vicenda era stata riferita.
Nel maggio del 2018 si è presentato ai Carabinieri di Montepulciano Marco di anni 15, residente nel centro poliziano, accompagnato dal padre. L’uomo denunciava che il figlio aveva subito un raggiro, essendo stato indotto a elargire in più tranche 4.800 euro ad un ragazzo di origine bulgara, Dimitar di anni 16, residente nei pressi di Montepulciano. Le cessioni dei soldi avvenivano all’interno dei bagni della stazione degli autobus di Montepulciano, avendo come pretesto un presunto investimento economico che avrebbe dovuto fruttare un facile guadagno.
Marco spiegava di aver conosciuto Dimitar all’inizio del maggio 2018, presso il lunapark di Montepulciano e che il ragazzo qualche giorno dopo, presso l’autostazione di Montepulciano, gli aveva proposto degli affari, chiedendogli 500 euro per un investimento redditizio. Lo stesso giorno, al termine delle lezioni, all’esterno di un istituto scolastico di Montepulciano, Marco incontrava di nuovo Dimitar, che era in compagnia di Nik, che asseriva di essere coinvolto nell’affare e quindi diceva a Marco di portare altri soldi anche a lui. Marco giungeva a prendere i soldi dalla cassaforte del padre e nei giorni successivi consegnava a Dimitar altro denaro fino ad arrivare alla somma di 4.800.