Problemi interni e nazionali secondo le quinte dell'istituto
di Fabrizio Pinzuti
ABBADIA SAN SALVATORE. Sembrerebbe uno sciopero dovuto a motivi organizzativi e didattici quello proclamato e attuato il 22 settembre dagli studenti delle classi del quinto anno dell’ITIS Avogadro. Nel volantino distribuito a giustificazione della protesta, problemi propri dell’istituto si sommano alla rinfusa a quelli più generali di politica scolastica.
Si parte dalla “strumentazione nei laboratori limitata, obsoleta e non funzionante” – anche se tecnici ed esperti universitari dopo un sopralluogo effettuato qualche tempo fa l’hanno giudicata perfettamente idonea e funzionale; dalla “struttura scolastica di grandi dimensioni con molti spazi non al servizio degli studenti; aule LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) non concesse a tutti gli studenti e a tutti gli indirizzi; dall’indirizzo di “chimica senza laboratori di disegno”, con studenti “costretti ad arrangiarsi con le classi disponibili tipo la nave” (un’aula particolare, ndr); si prosegue con l’“insaputa dell’investimento della vincita del concorso ‘usSiena game’ dell’anno 2013/2014” – ma si sa che l’Istituto è alla ricerca di fondi aggiuntivi ai 500 € vinti due anni fa e altri 300 vinti l’anno scorso per l’acquisto di attrezzature didattiche, come prescritto dal regolamento del concorso. Si arriva alle “graduatorie d’istituto non ancora definitive così da ricorrere ai contratti ‘fino ad avente diritto’ (professori che cambiano a novembre compromettendo la didattica)”, e ai “maturandi non ancora al corrente degli argomenti delle prove di maturità”. Se si fa riferimento alle materie d’esame, queste vengono stabilite in parte dal Ministero con la divisione tra quelle da affidare a membri esterni ed interni e in parte dai consigli di classe tra gli insegnanti che non ricoprono incarichi esterni; le scelte ministeriali non sono mai rese note prima di gennaio e le commissioni al completo non prima di maggio. Neanche un cenno invece alla tanto discussa riforma della cosiddetta “buona scuola”, argomento centrale degli attuali dibattiti all’interno dei movimenti studenteschi.