Oggi la presentazione ufficiale del progetto che ha dato un nuovo volto alla frazione con sei artisti
MONTERIGGIONI. Presentazione ufficiale questa mattina, venerdì 6 ottobre per i sei interventi di Street Poster Art, firmati da altrettanti artisti, che da oggi danno un nuovo volto a Castellina Scalo, frazione di Monteriggioni. L’iniziativa, inserita nel progetto “Percorsi in Comune Vol. I” coordinato da Gaia Pasi, si è svolta alla presenza del sindaco di Monteriggioni, Raffaella Senesi, del critico d’arte Massimo Mattioli e delle classi quarta e quinta della scuola primaria “G. Rodari” di Castellina Scalo, accompagnate dalle insegnanti e dal dirigente scolastico Antonio Vannini. All’incontro hanno partecipato anche Benedetto Cristofani, Pierluigi Pagni e Jacopo Pischedda, artisti coinvolti nel progetto insieme a Clet Abraham, Colette Baraldi e Blub. Le opere sono state realizzate durante l’estate su cartelli stradali, arredi urbani ed edifici e l’intero percorso artistico sarà anche al centro della prima Notte dell’Arte contemporanea in programma questa sera, dalle ore 19, accompagnata dalle note del sassofonista Piero Paolini.
“Una comunità che intende sopravvivere alla storia – ha detto Gaia Pasi, coordinatrice del progetto – non può contare esclusivamente sui gioielli del passato, ma deve essere capace di rinnovarsi. Per questo motivo è importante che le amministrazioni investano sulla cultura del presente”. Un investimento che il Comune di Monteriggioni ha sostenuto e porterà avanti con altri interventi di Street Poster Art sul proprio territorio, come ha detto il sindaco, Raffaella Senesi. “Con questo progetto, abbiamo voluto conservare il nostro passato guardando al nostro futuro attraverso l’arte contemporanea. I primi interventi sono partiti dal Castello di Monteriggioni, cuore e simbolo della nostra storia, per raggiungere il vicino centro urbano di Castellina Scalo, e il progetto continuerà con lo spirito di valorizzazione del territorio che portiamo avanti anche con altre iniziative”. Il progetto di Street Poster Art è stato salutato positivamente anche dal critico d’arte Massimo Mattioli, dopo che gli artisti presenti avevano risposto alle domande dei bambini presenti. “L’interesse di questa mattina da parte dei bambini, osservatori attenti e quotidiani, anche con spirito critico, rappresenta il successo del percorso avviato con questo progetto di Street Art”.
Il progetto “Percorsi in Comune Vol. I” è stato realizzato all’interno del palinsesto culturale 2017 del Comune di Monteriggioni e, durante la scorsa estate, ha coinvolto i sei artisti contemporanei nello sviluppo di un percorso di arte visiva attuale e diversificato, ma unito dal linguaggio della Street Poster Art. Gli interventi hanno utilizzato una tecnica artistica con opere di carta prodotte e incollate dagli artisti su superfici esterne con una miscela di colla vinilica e acqua. L’impasto, una volta essiccato, fissa e protegge i lavori dalle intemperie con una sorta di pellicola trasparente che assicura la durata dell’opera e ne permette, al tempo stesso, una facile rimozione senza lasciare tracce.
I sei interventi di Street Art, da giugno a settembre. A inaugurare gli interventi di Street Poster Art previsti dal progetto “Percorsi in Comune Vol. I” è stato il noto artista francese Clet Abraham, lo scorso 14 giugno, che ha lavorato sulla segnaletica stradale che collega il Castello di Monteriggioni a Castellina Scalo. La ricerca di Abraham insiste sulla comicità che si nasconde dietro alla funzione autoritaria dei cartelli stradali e il suo lavoro cerca di contrapporre l’ironia e la bellezza all’austerità alla monotonia e ripetitività di tale segnaletica.
Il 6 luglio, l’artista Pierluigi Pagni è intervenuto sui muri dell’ex cinema Don Bosco di Castellina Scalo, sul lato di Piazza della Pace, realizzando una serie di putti paffuti che porgono al pubblico dei coloratissimi televisori spenti o meglio riempiti esclusivamente di colori primari. Questo lavoro vuole sottolineare la necessità del nostro tempo di concentrarsi sugli aspetti fondamentali dell’esistenza, quali la meditazione sulla realtà che ci circonda, la ricerca di una spiritualità più profonda, il silenzio necessario per capire meglio noi stessi e gli altri. In quest’ottica, la televisione è l’emblema del rumore di sottofondo al quale ci siamo abituati, del quale non possiamo più fare a meno. Il 28 luglio Jacopo Pischedda ha realizzato sui muri del Palazzo dell’Accoglienza due grandi figure zoomorfe con il corpo di uomo e la testa di animale, un avvoltoio e un coccodrillo, per rappresentare la malvagità che si muove dietro ai sipari del mondo, tirando le fila del destino dell’umanità e nascondendosi spesso dietro a bei vestiti e sorrisi di plastica di quell’elite che riveste ruoli di primo piano e di fondamentale responsabilità all’interno della società e della politica internazionale.
Il 24 agosto l’intervento di Colette Baraldi ha interessato gli arredi urbani di Castellina Scalo: sulle pensiline dell’autobus, l’artista ha realizzato una cascata di colore – in Piazza della Chiesa – e due mani protratte verso il cielo – in Piazza Bersaglieri – utilizzando i colori della bandiera della pace, mentre sulle pensiline delle biciclette a noleggio, sono state realizzate una serie di piccoli volti bianchi e neri simbolo dell’unione tra i popoli – in Piazza della Stazione – e l’arrivo degli extraterrestri – nel parcheggio del Comune di Monteriggioni. Baraldi con questi interventi, ha posto all’attenzione del pubblico l’importanza della pace: un bene comune di massima importanza che può ottenersi soltanto attraverso la reciproca comprensione e il reciproco rispetto tra popoli e culture differenti.
Il 7 settembre l’artista Blub ha realizzato uno degli interventi più grandi mai realizzati all’interno del suo ciclo di ricerca “l’arte sa nuotare” sulla facciata del Circolo Arci di Castellina Scalo. I volti di Salvatore Dalì e della Venere di Botticelli sono diventati emblematici nel linguaggio dell’artista, che mette a nudo l’importanza e l’attualità dei capolavori dell’arte contemporanea di ogni epoca, capaci di sopravvivere con maschera e boccaglio nel mare magnum della globalizzazione. Gli interventi si sono chiusi con il contributo di Benedetto Cristofani sui lati della stazione ferroviaria, dove ha realizzato una costellazione di persone in caduta, simbolo del passaggio tra le varie realtà e dei vari momenti di cui si compone la vita degli uomini. Il viaggio in treno viene inteso, dunque, come passaggio da una situazione esistenziale a un’altra, come occasione o circostanza che ci cambia profondamente e dopo il quale non saremo mai più quelli che eravamo prima di partire.