BUONCONVENTO. Interventi urgenti per tutelare un prezioso patrimonio paesaggistico. L’amministrazione comunale di Buonconvento in questi giorni è impegnata in lavori di ripristino del fondo delle strade bianche per livellarle e ovviare ai problemi creati dalle piogge copiose e dai frontisti. Attualmente è allarme rosso per la strada bassa di Piana, ridotta a una carreggiata a causa di una frana, e per la zona di Santa Marcella, che l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere. I problemi principali, tuttavia, si riscontrano nella strada bassa di Piana dove ogni anno passa l’Eroica, e dove a maggio transiterà il Giro d’Italia.
"La situazione è grave – spiega Giorgio Bandini, assessore ai lavori pubblici del Comune di Buonconvento – e le cause sono da attribuire a piogge e frontisti. Se per le prime non c’è soluzione, per gli altri il Comune è intenzionato a coinvolgere i proprietari dei terreni confinanti con le strade bianche per chiedere il rispetto delle norme di regimazione delle acque, che in sintesi sono la non aratura dei terreni fino a bordo campo e la non realizzazione dei fossetti per il contenimento delle acque piovane". Norme che risolverebbero in buona parte un problema alquanto complesso: "Gli interventi di riempimento con materiale di cava che stiamo effettuando con nostri mezzi e personale per tamponare la situazione sono solo temporanei – aggiunge Bandini – Le strade bianche presenti sul nostro territorio necessitano di interventi definitivi dai costi molto elevati per il nostro Comune. E ad incidere maggiormente su questa situazione è anche l’esigua disponibilità di operai comunali (attualmente sono sei) da impiegare negli interventi di tamponamento. La Finanziaria non ci permette di assumere nuovo personale, aggiungendo emergenza all’emergenza".
"La situazione è grave – spiega Giorgio Bandini, assessore ai lavori pubblici del Comune di Buonconvento – e le cause sono da attribuire a piogge e frontisti. Se per le prime non c’è soluzione, per gli altri il Comune è intenzionato a coinvolgere i proprietari dei terreni confinanti con le strade bianche per chiedere il rispetto delle norme di regimazione delle acque, che in sintesi sono la non aratura dei terreni fino a bordo campo e la non realizzazione dei fossetti per il contenimento delle acque piovane". Norme che risolverebbero in buona parte un problema alquanto complesso: "Gli interventi di riempimento con materiale di cava che stiamo effettuando con nostri mezzi e personale per tamponare la situazione sono solo temporanei – aggiunge Bandini – Le strade bianche presenti sul nostro territorio necessitano di interventi definitivi dai costi molto elevati per il nostro Comune. E ad incidere maggiormente su questa situazione è anche l’esigua disponibilità di operai comunali (attualmente sono sei) da impiegare negli interventi di tamponamento. La Finanziaria non ci permette di assumere nuovo personale, aggiungendo emergenza all’emergenza".
