SINALUNGA. “Mi preoccupo più per l’eventuale stato di agitazione dei cittadini che per la protesta di qualche agente della Polizia Municipale. Il mio timore deriva dal fatto che rischiamo di non fornire agli abitanti un servizio all’altezza delle loro legittime aspettative”. Interviene così il Sindaco di Sinalunga, Maurizio Botarelli, sulla polemiche scaturite dallo stato di agitazione proclamato dal Sulpm, sindacato autonomo della Polizia Municipale.
La preoccupazione del Primo Cittadino di Sinalunga deriva dal fatto che per vari motivi, seppure leciti, sono quattro su dieci i vigili assenti di media al giorno. Basta questo semplice dato per capire la difficoltà del Comando del Corpo a mettere in piedi un servizio efficace di controllo e presidio del territorio. A fronte di tutto ciò non è mai stata negata a nessuno, in maniera arbitraria, la richiesta di riposo compensativo. Questo è stato invece concesso in base alle normali esigenze e necessità che il servizio di Polizia Municipale comporta. Il dato delle assenze medie dei vigili al giorno è al di sopra di ogni statistica e non rende merito alle altre categorie di dipendenti comunali che invece si presentano al lavoro in maniera corretta.
È necessario inoltre ricordare che lo stato di agitazione è stato proclamato da una sola sigla sindacale, il Sulpm, e che i motivi della protesta non toccano neppure lontanamente il tema degli straordinari come invece è stato riportato dalla stampa locale. Vista la situazione di protesta, il Prefetto è tenuto per legge a intervenire convocando le parti e attivando la procedura di “Raffreddamento e conciliazione”. In presenza di uno stato di agitazione il rappresentate del Governo a livello locale non può in nessun modo astenersi da questa prassi.
Infine, per quanto riguarda la richiesta di attivazione di un tavolo negoziale sindacale congiunto l’amministrazione comunale di Sinalunga è a completa disposizione. Va però ribadito che una contrattazione che regola sia la parte economica che organizzativa del Corpo unico già esiste ed è tuttora valida.
