POGGIBONSI. Nel tardo pomeriggio di domenica, i Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi, impegnati in servizi di controllo del territorio intervenuti in quella che sembrava una ennesima lite tra fidanzati ed hanno tratto in arresto L. C., di anni 34, di origini francesi, nubile, impegnata nel mondo della scuola.
La donna aveva iniziato a "perseguitare" l’ex fidanzato, un ragazzo di Poggibonsi, con ripetuti danneggiamenti, violazioni di domicilio, minacce varie e, la serata di domenica, danni dell’autovettura con un arnese acuminato.
La situazione era già da un po’ di tempo al centro dell’attenzione dei Carabinieri in quanto spesso vi erano dissapori tra i due. Nella serata di domenica, la situazione è precipitata: la donna è passato alle vie di fatto e – al rifiuto del giovane di incontrarla, ha iniziato a danneggiare l’autovettura con un arnese acuminato.
All’ennesimo intervento dei Carabinieri, la ragazza ha continuato nel suo atteggiamento ed è stata arrestata. La giovane, al termine degli accertamenti, è stata trasferita presso la casa circondariale di Firenze – Sollicciano, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena che conduce le indagini.
E’ il primo arresto "al femminile" che viene eseguito in Toscana da quanto è entrata in vigore la nuova normativa in materia di atti persecutori.
La donna aveva iniziato a "perseguitare" l’ex fidanzato, un ragazzo di Poggibonsi, con ripetuti danneggiamenti, violazioni di domicilio, minacce varie e, la serata di domenica, danni dell’autovettura con un arnese acuminato.
La situazione era già da un po’ di tempo al centro dell’attenzione dei Carabinieri in quanto spesso vi erano dissapori tra i due. Nella serata di domenica, la situazione è precipitata: la donna è passato alle vie di fatto e – al rifiuto del giovane di incontrarla, ha iniziato a danneggiare l’autovettura con un arnese acuminato.
All’ennesimo intervento dei Carabinieri, la ragazza ha continuato nel suo atteggiamento ed è stata arrestata. La giovane, al termine degli accertamenti, è stata trasferita presso la casa circondariale di Firenze – Sollicciano, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena che conduce le indagini.
E’ il primo arresto "al femminile" che viene eseguito in Toscana da quanto è entrata in vigore la nuova normativa in materia di atti persecutori.