
POGGIBONSI. S.o.s salviamo il Centro Giovanile “la Stanza”. A lanciare l’appello è Antonella Trefoloni, presidente dell’associazione “Il Segno” che cura la gestione dello spazio dedicato ai giovani della Valdelsa.
“Nell’anno scolastico 2009/2010 – spiega Antonella Trefoloni – il “Centro”, inevitabilmente dipendente dai contributi pubblici, per motivi di carenze finanziarie dei Comuni, ha chiuso i battenti (a parte continuare a lavorare sulla rivista il “Megafono” con uscita del primo numero a maggio). La nuova convenzione è arrivata i primi di marzo insieme al prezioso contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena progetto 2009. Tale chiusura ha determinato un’assenza che i ragazzi, la scuola e la cittadinanza, hanno vissuto come abbandono e alla riapertura il 22 di marzo scorso, le dinamiche di rivalsa non sono mancate.
Purtroppo senza adeguati contributi non possiamo fare programmi d’intervento, fondamentali per ogni lavoro e quindi non possiamo svolgere adeguatamente il nostro lavoro particolarmente faticoso e dinamico tanto che lo definirei di “trincea”. Altra realtà molto frustrante riguarda i diversi bravi operatori che hanno dovuto rivolgersi ad altre agenzie per avere un minimo di stipendio che gli permetta loro di “campare” e quindi si sono persi.
Pur facendo il possibile per sensibilizzare le Istituzioni referenti, ma coscienti dell’attuale realtà politica e finanziaria deprimente, il Centro Giovanile chiuderà a metà giugno per riprendere le attività a tempo pieno a settembre prossimo fino a dicembre 2010.
E poi? Di nuovo l’incertezza e l’atavica precarietà del lavoro che otre a coinvolgere noi operatori, ricade rovinosamente sui ragazzi spesso soli e inconsapevoli o forse solo impotenti di fronte alla xenofobia dilagante, alla disoccupazione che avanza, all’insicurezza e alla “rabbia” per un futuro incerto, che se crea angoscia a noi adulti, a loro la crea in maniera esponenziale”.
"Grazie all’interessamento ed al contributo del Comune di Poggibonsi, della regione Toscana, anche se, visti i tagli catastrofici effettuati dall’attuale governo sulle politiche sociali per minori e famiglie, ma anche alla grave crisi finanziaria in atto – sottolinea Trefoloni – il ringraziamento più sostanzioso va alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che in tutti questi anni, con il suo contributo, ci ha permesso, non solo di esistere, ma anche di sviluppare il nostro lavoro attraverso l’aumento di operatori, un’assidua attività di rete con la scuola, con le associazioni presenti sul territorio, con le Istituzioni referenti ed una costante attività di formazione e supervisione sugli operatori che ci ha permesso di raggiungere una professionalità nel nostro settore, che ci permetterci d’intervenire sulle diverse forme di disagio (purtroppo dilagante) dei ragazzi e dei giovani, coinvolgere le famiglie e la cittadinanza tutta. Il Centro Giovanile “la Stanza”, oltre ad essere l’unica risorsa fisica e umana di un quartiere popolare quale Staggia Senese, rappresenta anche un osservatorio privilegiato sulle dinamiche sociali della zona. Tale servizio è inedito nella Valdelsa, completamente gratuito e conta un centinaio di utenti”.
“Il Centro Giovanile “la Stanza” di Staggia Senese – illustra Antonella Trefoloni – è una struttura socio/educativa operativa da oltre otto anni nel popoloso quartiere poggibonsese dove si accolgono ragazzi dai 7 ai 20 anni con attività e proposte diversificate.
Nello specifico, i ragazzi in età scolare obbligatoria sono seguiti nello svolgimento dei compiti e nell’educazione al rispetto, al vivere sociale, alla sensibilizzazione alla legalità, all’integrazione, all’ambiente, ecc. attraverso giochi, relazioni valide con gli operatori, laboratori eco-solidari, oltre ad essere sostenuti nella loro espressione individuale e creativa in un’ottica di una crescita più consapevole e più ricca di esperienze e relazioni.
I ragazzi delle superiori e maggiorenni, oltre, alle consuete relazioni di sostegno, partecipano a gruppi discussioni settimanali su temi a loro cari in un’ottica di confronto. Una dopocena alla settimana si realizza un incontro per visione di film scelti da loro o proposti da noi, con conseguente discussione. Oltre alle suddette attività hanno partecipato attivamente alla redazione di una rivista denominata il “Megafono”, fatta e rivolta a tutti i giovani della Valdelsa.
Tutte le attività che svolgiamo rispettano il principale obiettivo della prevenzione primaria e secondaria in una prospettiva di psicologia della salute e di comunità”.
“Nell’anno scolastico 2009/2010 – spiega Antonella Trefoloni – il “Centro”, inevitabilmente dipendente dai contributi pubblici, per motivi di carenze finanziarie dei Comuni, ha chiuso i battenti (a parte continuare a lavorare sulla rivista il “Megafono” con uscita del primo numero a maggio). La nuova convenzione è arrivata i primi di marzo insieme al prezioso contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena progetto 2009. Tale chiusura ha determinato un’assenza che i ragazzi, la scuola e la cittadinanza, hanno vissuto come abbandono e alla riapertura il 22 di marzo scorso, le dinamiche di rivalsa non sono mancate.
Purtroppo senza adeguati contributi non possiamo fare programmi d’intervento, fondamentali per ogni lavoro e quindi non possiamo svolgere adeguatamente il nostro lavoro particolarmente faticoso e dinamico tanto che lo definirei di “trincea”. Altra realtà molto frustrante riguarda i diversi bravi operatori che hanno dovuto rivolgersi ad altre agenzie per avere un minimo di stipendio che gli permetta loro di “campare” e quindi si sono persi.
Pur facendo il possibile per sensibilizzare le Istituzioni referenti, ma coscienti dell’attuale realtà politica e finanziaria deprimente, il Centro Giovanile chiuderà a metà giugno per riprendere le attività a tempo pieno a settembre prossimo fino a dicembre 2010.
E poi? Di nuovo l’incertezza e l’atavica precarietà del lavoro che otre a coinvolgere noi operatori, ricade rovinosamente sui ragazzi spesso soli e inconsapevoli o forse solo impotenti di fronte alla xenofobia dilagante, alla disoccupazione che avanza, all’insicurezza e alla “rabbia” per un futuro incerto, che se crea angoscia a noi adulti, a loro la crea in maniera esponenziale”.
"Grazie all’interessamento ed al contributo del Comune di Poggibonsi, della regione Toscana, anche se, visti i tagli catastrofici effettuati dall’attuale governo sulle politiche sociali per minori e famiglie, ma anche alla grave crisi finanziaria in atto – sottolinea Trefoloni – il ringraziamento più sostanzioso va alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che in tutti questi anni, con il suo contributo, ci ha permesso, non solo di esistere, ma anche di sviluppare il nostro lavoro attraverso l’aumento di operatori, un’assidua attività di rete con la scuola, con le associazioni presenti sul territorio, con le Istituzioni referenti ed una costante attività di formazione e supervisione sugli operatori che ci ha permesso di raggiungere una professionalità nel nostro settore, che ci permetterci d’intervenire sulle diverse forme di disagio (purtroppo dilagante) dei ragazzi e dei giovani, coinvolgere le famiglie e la cittadinanza tutta. Il Centro Giovanile “la Stanza”, oltre ad essere l’unica risorsa fisica e umana di un quartiere popolare quale Staggia Senese, rappresenta anche un osservatorio privilegiato sulle dinamiche sociali della zona. Tale servizio è inedito nella Valdelsa, completamente gratuito e conta un centinaio di utenti”.
“Il Centro Giovanile “la Stanza” di Staggia Senese – illustra Antonella Trefoloni – è una struttura socio/educativa operativa da oltre otto anni nel popoloso quartiere poggibonsese dove si accolgono ragazzi dai 7 ai 20 anni con attività e proposte diversificate.
Nello specifico, i ragazzi in età scolare obbligatoria sono seguiti nello svolgimento dei compiti e nell’educazione al rispetto, al vivere sociale, alla sensibilizzazione alla legalità, all’integrazione, all’ambiente, ecc. attraverso giochi, relazioni valide con gli operatori, laboratori eco-solidari, oltre ad essere sostenuti nella loro espressione individuale e creativa in un’ottica di una crescita più consapevole e più ricca di esperienze e relazioni.
I ragazzi delle superiori e maggiorenni, oltre, alle consuete relazioni di sostegno, partecipano a gruppi discussioni settimanali su temi a loro cari in un’ottica di confronto. Una dopocena alla settimana si realizza un incontro per visione di film scelti da loro o proposti da noi, con conseguente discussione. Oltre alle suddette attività hanno partecipato attivamente alla redazione di una rivista denominata il “Megafono”, fatta e rivolta a tutti i giovani della Valdelsa.
Tutte le attività che svolgiamo rispettano il principale obiettivo della prevenzione primaria e secondaria in una prospettiva di psicologia della salute e di comunità”.