Ma non finisce qui, anche Arezzo invia fanghi a Sovicille e anche la Liguria: Lerici, La Spezia, Sarzana, oltre a molti comuni della Provincia, mentre manca Sovicille, non ci stupirebbe se finissero in Piemonte o chissà dove.
Con questa autorizzazione verranno smaltiti 991 tonnellate su 44 ettari.
"La preoccupazione è che questi fanghi possano contenere tracce importanti di metalli pesanti – scrive il consigliere Bindi – e che spanderli continuamente negli stessi terreni possa creare una condizione di sovradosaggio e di elevato inquinamento, tanto da incidere sulle falda sottostante e sulle eventuali e future coltivazioni. In Italia, è notizia di ogni giorno, vi sono traffici incontrollati di rifiuti, anche tossici, da parte della malavita e rispetto anche ai fanghi ci sono da più parti dubbi sulla reale provenienza di questi. Infatti nella peggiore delle ipotesi il carico potrebbe provenire da un depuratore e possedere analisi “in regola” ma a questo carico potrebbe aggiungersi altro materiale non controllato e magari tossico e questo non lo sapremmo mai.
Da qui la richiesta di avere analisi fatte al momento dello scarico del materiale riversato".
L’interrogazione al Sindaco vuol chiarire i seguenti aspetti:
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Se il Sindaco non intenda, in largo anticipo sulla scadenza delle attuali autorizzazioni e sulle nuove autorizzazioni, far sapere alla Provincia che il territorio di Sovicille non è più disponibile ad accogliere fanghi estranei al nostro comune.
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Dove vengono smaltiti i fanghi dei nostri depuratori, visto che tra la miriade di comuni della Provincia di Siena, che spandono da noi, manca proprio Sovicille, alla faccia della filiera corta.
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Se i proprietari dei fondi agricoli percepiscono denari per mettere a disposizione i loro terreni e quanto.
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Se il Sindaco, in attesa che questa prassi cessi, non ritenga di dover far analizzare dall’Arpat ogni carico che viene riversato sui terreni (vista la falda sottostante)al fine di scongiurare ogni dubbio sul materiale riversato e sulla sua pericolosità.
Segue il testo dell’interrogazione.
Lista Comunista Anticapitalista – Comune di Sovicille
Al Sindaco Dott. Masi Alessandro
Oggetto: Interrogazione sullo spandimento di fanghi nel territorio del comune di Sovicille
In merito all’autorizzazione Provinciale allo spandimento fanghi in agricoltura ai sensi del D.Lgs 99/92 alla Ditta Fin-Agri Servizi Ambiente s.r.l. sui terreni di proprietà della Azienda Agricola “Le Segalaie s.a.s” e “Immobiliare Il Castello di Galeotti Ottieri della Ciaia Giovanna & C. s.a.s.” per una superficie totale utilizzabile di 44,0848 ha, di cui 16,7027 ha in area con sensibilità (2) e 27,3821 ha in area senza vincoli per un quantitativo totale di sostanza secca pari a 991,911 t da suddividere nei tre anni;
VISTO CHE
l’Amministrazione Comunale di Sovicille, è stata informata dalla Provincia con nota del 28/05/07 prot. n. 88716 dell’avvio del procedimento amministrativo e che non ha ritenuto di emettere alcuna comunicazione verso tale autorizzazione né tantomeno ha ritenuto, entro i 60 giorni previsti, di fare ricorso al TAR nè tantomeno al Presidente della Repubblica;
CONSIDERATO CHE
sedici ha di terreno individuati per lo spandimento sono in area a sensibilità 2, quindi vulnerabile agli inquinanti;
CHE
Non si capisce il motivo per cui il nostro territorio debba accogliere fanghi provenienti da altre provincie: Arezzo
e da altre regioni: Liguria e Lazio, di cui: depuratori di La Spezia – Lerici – Sarzana – Ortonuovo e Roma (depuratore Est, Sud, Nord e depuratore della centrale del latte); oltre a diversi comuni della nostra Provincia.
CHE
L’ autorizzazione ha durata triennale e quindi nel 2010 prevedibilmente la Provincia autorizzerà altri spandimenti;
CHE
Questi fanghi possono contenere tracce importanti di metalli pesanti e che spanderli continuamente negli stessi terreni potrebbe creare una condizione di sovradosaggio e di elevato inquinamento, tanto da incidere sulle falda sottostante e sulle eventuali e future coltivazioni.
CHE
In Italia, è notizia di ogni giorno, vi sono traffici incontrollati di rifiuti, anche tossici, da parte della malavita e rispetto anche ai fanghi ci sono da più parti dubbi sulla reale provenienza di questi. Infatti nella peggiore delle ipotesi il carico potrebbe provenire da un depuratore e possedere analisi “in regola” ma a questo carico potrebbe essere aggiunto un nuovo carico di fanghi o rifiuti tossici non controllati, e questo non lo sapremmo mai.
CHE
Oltre alle autorizzazioni provinciali della FINAGRI sul nostro territorio vengono spanti altri tipi di residui utilizzati come ammendanti: e cioè residui di attività di frantoio e letame di stalla.
CHIEDO DI SAPERE
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Se il Sindaco non intenda, in largo anticipo sulla scadenza delle attuali autorizzazioni e sulle nuove autorizzazioni, far sapere alla Provincia che il territorio di Sovicille non è più disponibile ad accogliere fanghi estranei al nostro comune.
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Dove vengono smaltiti i fanghi dei nostri depuratori, visto che tra la miriade di comuni della Provincia di Siena, che spandono da noi, manca proprio Sovicille, alla faccia della filiera corta.
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Se i proprietari dei fondi agricoli percepiscono denari per mettere a disposizione i loro terreni e quanto.
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Se il Sindaco, in attesa che questa prassi cessi, non ritenga di dover far analizzare dall’Arpat ogni carico che viene riversato sui terreni (vista la falda sottostante)al fine di scongiurare ogni dubbio sul materiale riversato e sulla sua pericolosità.
La Consigliera Angela Bindi