Nota della consigliera uscente di M5S Elena Boldrini
SOVICILLE. Dal Movimento 5 Stelle riceviamo e pubblichiamo.
“L’annosa questione del piano operativo e della variante al piano strutturale sono argomenti che tengono banco ormai da oltre 10 anni e che sono costati al nostro comune cifre astronomiche, si parla infatti di oltre 500 mila euro per entrambi. Dopo 5 anni di commissioni ed incontri mirati a concludere il piano operativo, anche questa amministrazione conclude il suo mandato con un niente di fatto.
Il piano operativo ha ricevuto soltanto un primo via libera a fine luglio 2018, con l’adozione in consiglio comunale, ma è stato pubblicato ben due mesi dopo, a fine settembre, fatto che ha comportato lo slittamento a fine dicembre del termine ultimo previsto per la presentazione delle osservazioni ad entrambi i piani, da parte di privati ed enti pubblici.
Nelle due ultime sedute del consiglio comunale, a distanza di quasi un anno dalla sua adozione, l’amministrazione ha portato in consiglio l’esame delle osservazioni e le loro controdeduzioni, ma per legge le delibere approvate sono subordinate ai pareri della conferenza del paesaggio e dell’ufficio comunale patrimonio ed ambiente, che ad oggi non abbiamo.
Molte osservazioni infatti hanno una risposta del tipo: “accoglibile”, ma poi, come viene accolta e’ demandato agli studi e alle valutazioni successive.
Le nostre osservazioni, peraltro, le stesse sollevate anche dalla regione, non sono state accolte, vedremo quindi, come l’ente si regolera’ con quest’ultima.
Non ci sembra quindi responsabile il comportamento assunto da sindaco, giunta e consiglieri di maggioranza nell’imporre a distanza di due giorni, due sedute a giornata intera del consiglio comunale per rimandare ancora una volta una decisione che necessita, per legge, di pareri non ancora espressi.
Alla luce di quanto verificatosi, ricordiamo all’ amministrazione che sta per espletare il proprio mandato che oltre agli spot pre-elettorali andati in scena negli ultimi consigli comunali, meriterebbe più attenzione per esempio, l’approvazione del bilancio consuntivo che andrebbe portata a termine entro il 30 aprile, per consentire di lasciare il comune con in conti in ordine.
Questo modo di governare ci ha sempre preoccupato in questi 5 anni e continua a preoccuparci molto, memori anche di esperienze recenti in comuni limitrofi, dove al cambio di amministrazione, sono stati scoperti grossi buchi di bilancio e defaillance amministrative che possono mettere in ginocchio un Comune”.