Proteste per l’acconto Tari e per le modalità di raccolto. Munafò: “Vogliamo collaborare per un servizio migliore ed una Tari più equa”
SOVICILLE. Nei giorni scorsi alle imprese ed ai cittadini di Sovicille sono arrivate le fatture di acconto del 50 per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARI) 2024, con obbligo di pagamento in tempi molto ravvicinati (31 luglio e 31 agosto). Tutto questo ha generato molte proteste da parte di imprenditori e non solo. Per questo il Direttivo di Sovicille di Confesercenti chiede di organizzare un incontro con l’Amministrazione Comunale per poter affrontare il tema della TARI 2024 in modo costruttivo, consapevole e trasparente, in tutela dei propri associati ma anche nell’interesse generale dei cittadini residenti, delle imprese operanti sul territorio, dei Circoli e di tutti coloro che hanno parte in causa nella vita della comunità locale.
Agli aumenti di costo derivanti dalle ripartizioni “ATO Toscana Sud” e della “Sei Toscana” a cui è affidato il servizio di gestione dei rifiuti, e a quello determinato dall’inflazione e dall’adeguamento ISTAT, si va a sommare quello derivante dalle modifiche al sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, che l’Amministrazione Comunale ha voluto disporre per circa il 40% con prelievo diretto al domicilio e per il rimanente circa 60% con conferimento alle postazioni stradali. Spiega in merito Antonio Adalberto Munafò, Presidente di Confesercenti Sovicille: ““Ho avvertito molta preoccupazione tra i nostri associati, ma non solo, in merito al costo complessivo da sostenere per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2024, constatando anche diverse perplessità relative allo svolgimento del servizio ed alle relative modalità. Abbiamo già evidenziato la questione al Sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti, che ci ha offerto il massimo della disponibilità per parlare e discutere delle problematiche rappresentate. Mi auguro che lo si possa fare al più presto in un clima sereno e disteso ed improntato alla massima collaborazione”.
“I giudizi sulle modalità di raccolta sono contrastanti – prosegue Munafò – In particolare c’è una valutazione critica delle imprese e degli esercenti per dover stoccare i rifiuti all’interno delle proprie attività in attesa dei giorni di prelievo a domicilio, che peraltro non pare sempre puntuale, mettendo a rischio alcune specifiche attività per finire in contrasto con le normative vigenti in materia igienico sanitaria. Inoltre è diffuso il timore per la seconda rata di pagamento della TARI di dicembre che dovrebbe contenere saldo e conguaglio calcolato sulla base delle nuove tariffe deliberate in aprile con ulteriori ripartizioni di costi sopraggiunti. Infatti l’Amministrazione Comunale ha deliberato un contributo per i circoli ricreativi e culturali pari all’80% dell’importo dovuto, nonostante sia noto che alcuni di questi effettuino attività di somministrazione di alimenti e bevande anche ai non associati, finendo di fatto per divenire attività concorrenziali rispetto ad esercizi commerciali come bar e ristoranti che erogano la stessa tipologia di servizio”.
Il Presidente di Confesercenti Sovicille evidenzia come resti aperta anche la questione dei ritocchi che Sei Toscana intende applicare alle squadre di battuta al cinghiale per lo smaltimento dei residui animali, e che probabilmente l’Amministrazione Comunale andrà ad abbattere con ulteriori contributi il cui costo dovrà poi essere ripartito tra tutti gli altri contribuenti. Per tutto questo Confesercenti Sovicille quindi sollecita l’incontro con l’Amministrazione Comunale per una soluzione che aiuti tutte le parti in causa, e per poter informare con tempo e giusto preavviso i propri associati in relazione alla fattura che riceveranno tra alcuni mesi per il saldo del servizio dell’anno 2024.