Se lo chiede Camozzi a proposito dell'adeguamento dei Comuni alla legge regionale
SOVICILLE. In queste settimane sta passando nei Consigli Comunali l’adeguamento del regolamento della Società della Salute al principio della “libera scelta” già sancito dalla Regione Toscana.
Si tratta della possibilità per anziani ultra sessantacinquenni di avvalersi di sovvenzioni mensili per essere assistiti in strutture pubbliche o private /convenzionate, che, così, vengono poste sullo stesso piano.
Al di là dell’intenzione nobile di facilitare la scelta dell’anziano che non intenda allontanarsi dal luogo di residenza, qualora ritenga di potere essere meglio assistito in una struttura adeguata alle sue esigenze, di fatto la “libera scelta” diventa “libera concorrenza tra pubblico e privato”.
Nella provincia di Siena, la presenza del privato convenzionato, con ottime relazioni politiche con le attuali amministrazioni, risulta assai presente e concentrato soprattutto nella città capoluogo, mentre le strutture pubbliche, realizzate con notevoli investimenti, sono quasi tutte situate in piccoli comuni e in aree poco popolate, per cui rischiano di vedere ridotta la richiesta di inserimento con la conseguenza di non potere più essere sostenibili, anche se si attrezzassero per forme di assistenza specifiche riguardanti patologie gravi.
A nostro giudizio,si è aperta così la strada a forme di progressiva privatizzazione di servizi socio sanitari….con sovvenzioni regionali , risorse che a nostro giudizio dovrebbero essere invece destinate a migliorare e diffondere strutture pubbliche adeguate, oltre che a ridurre i costi dei servizi.
Alfredo Camozzi – Sinistra per Sovicille