SIENA. La Toscana ha scelto di sviluppare l'integrazione del sistema sanitario con il sistema socio assistenziale attraverso una inedita soluzione organizzativa dell'assistenza territoriale, le Società della salute. Con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dello statuto della Convenzione tra i Comuni della zona senese e l’Azienda Usl 7 di Siena si è costituita la Società della salute.
Già indicate nel Piano sanitario regionale 2002-2004, le Società della salute rappresentano una delle innovazioni più importanti della programmazione sanitaria degli ultimi anni.
Si configurano come consorzi pubblici senza scopo di lucro, i cui titolari sono le Aziende sanitarie locali per il 33 per cento e per il 66 per cento i quindici Comuni dell’area senese. Rappresentano una soluzione organizzativa, tecnica e gestionale nel settore dei servizi socio- sanitari territoriali di zona-distretto.
“La costituzione delle Società della salute – spiega il sindaco di Monteroni d’Arbia Jacopo Armini – muove dalla volontà di favorire non solo il coinvolgimento delle comunità locali, delle parti sociali, del terzo settore e del volontariato, nella individuazione dei bisogni di salute e nel processo di programmazione, ma anche dalla necessità di garantire la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni, il controllo e la certezza dei costi, l'universalismo e l'equità”.
Il Comune non assume solo funzioni di programmazione e controllo ma "compartecipa" al governo del territorio finalizzato ad obiettivi di salute. “Infatti, nell’area senese – dice Armini – abbiamo scelto un modello di società della salute che si occupi non solo della programmazione ma anche della gestione, riducendo così la frammentazione attualmente esistente che pregiudica l’incremento della qualità dei servizi e l’equità tra tutti i cittadini che ricadono in questa area”.
L’azione locale diviene un elemento essenziale nelle strategia regionale di promozione della salute, non solo di integrazione sociale e sanitaria, ma anche di miglioramento della salute attraverso una politica intersettoriale e integrata capace di influenzare i fattori che determinano la salute della popolazione e la qualità dell'ambiente.
“Nell’area senese – conclude il sindaco Armini – questa rappresenta a suo modo una piccola rivoluzione in positivo e dispiace che le opposizioni non abbiano colto la portata di questo nuovo strumento limitandosi il PDl a bollare la cosa come l’ennesimo carrozzone e la lista civica a votare ideologicamente no senza alcuna argomentazione”.
Già indicate nel Piano sanitario regionale 2002-2004, le Società della salute rappresentano una delle innovazioni più importanti della programmazione sanitaria degli ultimi anni.
Si configurano come consorzi pubblici senza scopo di lucro, i cui titolari sono le Aziende sanitarie locali per il 33 per cento e per il 66 per cento i quindici Comuni dell’area senese. Rappresentano una soluzione organizzativa, tecnica e gestionale nel settore dei servizi socio- sanitari territoriali di zona-distretto.
“La costituzione delle Società della salute – spiega il sindaco di Monteroni d’Arbia Jacopo Armini – muove dalla volontà di favorire non solo il coinvolgimento delle comunità locali, delle parti sociali, del terzo settore e del volontariato, nella individuazione dei bisogni di salute e nel processo di programmazione, ma anche dalla necessità di garantire la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni, il controllo e la certezza dei costi, l'universalismo e l'equità”.
Il Comune non assume solo funzioni di programmazione e controllo ma "compartecipa" al governo del territorio finalizzato ad obiettivi di salute. “Infatti, nell’area senese – dice Armini – abbiamo scelto un modello di società della salute che si occupi non solo della programmazione ma anche della gestione, riducendo così la frammentazione attualmente esistente che pregiudica l’incremento della qualità dei servizi e l’equità tra tutti i cittadini che ricadono in questa area”.
L’azione locale diviene un elemento essenziale nelle strategia regionale di promozione della salute, non solo di integrazione sociale e sanitaria, ma anche di miglioramento della salute attraverso una politica intersettoriale e integrata capace di influenzare i fattori che determinano la salute della popolazione e la qualità dell'ambiente.
“Nell’area senese – conclude il sindaco Armini – questa rappresenta a suo modo una piccola rivoluzione in positivo e dispiace che le opposizioni non abbiano colto la portata di questo nuovo strumento limitandosi il PDl a bollare la cosa come l’ennesimo carrozzone e la lista civica a votare ideologicamente no senza alcuna argomentazione”.