MONTEPULCIANO. L’ulteriore, netta diminuzione dei finanziamenti e l’incertezza sulle risorse effettivamente disponibili mettono a rischio il mantenimento dei servizi nel sociale. Il nuovo anno si apre con il forte e preoccupato grido d’allarme che lanciano i Comuni appartenenti alla Società della Salute della Valdichiana Senese.
Al momento risulta infatti difficoltoso quantificare il bilancio di previsione 2010 del consorzio, per la parte relativa ai servizi sociali, per una serie di problematiche di carattere tecnico ma è sicuro – affermano i Sindaci – che mancheranno ulteriori risorse per sostenere le fasce più disagiate della popolazione, per di più in una fase in cui la crisi economica colpisce un numero sempre maggiore di famiglie, acuendo e rendendo urgente il bisogno di sostegno e protezione.
“In due anni – 2008 e 2009 – il Governo ha praticamente dimezzato le risorse destinate al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali – spiega Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano e presidente della Società della Salute -. Nel 2007 alla Toscana spettarono 61 milioni di euro, nel 2009 ne sono stati assegnati 34 e concretamente erogati appena la metà; è poi letteralmente scomparso il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza. Il Governo ha adottato queste misure sempre con decisioni unilaterali e senza consultarsi con le Regioni creando anzitutto, in mancanza di notizie certe sulle risorse, una situazione di disorientamento e di incertezza. Poi è sorprendente che, invece di potenziare i servizi ai cittadini, sia proprio lo Stato a togliere risorse allo strumento ordinario con cui i Comuni attuano le politiche di servizi e protezione sociale”.
Sul tema interviene anche Gian Guido Pintus, direttore della Società della Salute, che esprime netta preoccupazione anche sulla quantità di risorse che spetteranno alla Valdichiana: “Il progressivo taglio del Fondo Regionale per l’Assistenza Sociale che, per la Regione Toscana, è pari a circa il 50% farà si che nella nostra zona le risorse diminuiranno di circa 300.000 Euro, passando dagli 809.000 del 2008 ai circa 500.000 attuali. Ad aumentare il disagio, anche tecnico c’è il ritardo con cui giungono le comunicazioni sui trasferimenti di risorse e l’incertezza sul loro ammontare il che rende praticamente impossibile disporre di strumenti di previsione affidabili”.
“Come sindaci della Valdichiana – puntualizza Rossi – ribadiamo anzitutto la nostra seria e profonda preoccupazione di fronte alla difficoltà obiettiva di mantenere i livelli di assistenza consolidati negli anni e di assicurare l’erogazione dei servizi; in mancanza di un sistema di interventi adeguato ai bisogni espressi dalle comunità locali, si restringe la possibilità di esercitare i diritti di cittadinanza con conseguenti rischi di mantenimento dell’equilibrio sociale. Di fronte ai problemi non rinviabili degli anziani, delle persone non autosufficienti, di tutte le categorie più fragili e bisognose d’aiuto, aderiamo con convinzione a tutte le forme di protesta che la Giunta della Regione Toscana e gli organismi rappresentativi delle autonomie locali hanno programmato e stanno attuando verso il Governo, in una fase oltretutto decisiva per la programmazione delle attività finanziarie 2010. Ma soprattutto continueremo a svolgere una puntuale opera di comunicazione e informazione verso i cittadini – conclude Rossi – affinché ci sia consapevolezza piena e diffusa sulle gravi problematiche che potranno rendere ancor più difficoltosa la gestione dei servizi sociali”.
Al momento risulta infatti difficoltoso quantificare il bilancio di previsione 2010 del consorzio, per la parte relativa ai servizi sociali, per una serie di problematiche di carattere tecnico ma è sicuro – affermano i Sindaci – che mancheranno ulteriori risorse per sostenere le fasce più disagiate della popolazione, per di più in una fase in cui la crisi economica colpisce un numero sempre maggiore di famiglie, acuendo e rendendo urgente il bisogno di sostegno e protezione.
“In due anni – 2008 e 2009 – il Governo ha praticamente dimezzato le risorse destinate al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali – spiega Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano e presidente della Società della Salute -. Nel 2007 alla Toscana spettarono 61 milioni di euro, nel 2009 ne sono stati assegnati 34 e concretamente erogati appena la metà; è poi letteralmente scomparso il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza. Il Governo ha adottato queste misure sempre con decisioni unilaterali e senza consultarsi con le Regioni creando anzitutto, in mancanza di notizie certe sulle risorse, una situazione di disorientamento e di incertezza. Poi è sorprendente che, invece di potenziare i servizi ai cittadini, sia proprio lo Stato a togliere risorse allo strumento ordinario con cui i Comuni attuano le politiche di servizi e protezione sociale”.
Sul tema interviene anche Gian Guido Pintus, direttore della Società della Salute, che esprime netta preoccupazione anche sulla quantità di risorse che spetteranno alla Valdichiana: “Il progressivo taglio del Fondo Regionale per l’Assistenza Sociale che, per la Regione Toscana, è pari a circa il 50% farà si che nella nostra zona le risorse diminuiranno di circa 300.000 Euro, passando dagli 809.000 del 2008 ai circa 500.000 attuali. Ad aumentare il disagio, anche tecnico c’è il ritardo con cui giungono le comunicazioni sui trasferimenti di risorse e l’incertezza sul loro ammontare il che rende praticamente impossibile disporre di strumenti di previsione affidabili”.
“Come sindaci della Valdichiana – puntualizza Rossi – ribadiamo anzitutto la nostra seria e profonda preoccupazione di fronte alla difficoltà obiettiva di mantenere i livelli di assistenza consolidati negli anni e di assicurare l’erogazione dei servizi; in mancanza di un sistema di interventi adeguato ai bisogni espressi dalle comunità locali, si restringe la possibilità di esercitare i diritti di cittadinanza con conseguenti rischi di mantenimento dell’equilibrio sociale. Di fronte ai problemi non rinviabili degli anziani, delle persone non autosufficienti, di tutte le categorie più fragili e bisognose d’aiuto, aderiamo con convinzione a tutte le forme di protesta che la Giunta della Regione Toscana e gli organismi rappresentativi delle autonomie locali hanno programmato e stanno attuando verso il Governo, in una fase oltretutto decisiva per la programmazione delle attività finanziarie 2010. Ma soprattutto continueremo a svolgere una puntuale opera di comunicazione e informazione verso i cittadini – conclude Rossi – affinché ci sia consapevolezza piena e diffusa sulle gravi problematiche che potranno rendere ancor più difficoltosa la gestione dei servizi sociali”.