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SOVICILLE. L’ingresso del Comune nella Società della Salute (SdS), consorzio pubblico costituito dall’Azienda Usl 7 e dai quindici Comuni della zona socio-sanitaria senese, è stato uno dei principali temi affrontati ieri (12 febbraio), dal consiglio comunale.
In mesi di lungo confronto tra amministrazioni comunali e Usl, anche alla luce dei risultati della sperimentazione promossa dalla Regione Toscana, l’evolversi del concetto di sanità in quello di salute è stato valutato dall’amministrazione comunale di Sovicille come un passaggio importante per sperimentare un nuovo modello attento al benessere complessivo della persona. Dall’amministrazione è arrivato comunque un forte richiamo alla migliore allocazione possibile delle risorse e alla ricerca della qualità totale dei servizi. Un’attenzione al contatto quotidiano tra amministrazione e servizi che aveva accompagnato, già nel 2003, la riappropriazione della delega al sociale da parte del Comune di Sovicille, come provocazione anche culturale e politica verso la ricerca dell’innovazione nei servizi alla persona. D’altra parte, la riduzione costante degli stanziamenti del fondo sociale da parte dello Stato centrale e i limiti dei bilanci comunali dettati dal patto di stabilità, sia sul versante della spesa che delle risorse umane, hanno imposto la ricerca di modelli di gestione associata dei servizi. La sfida della SdS sarà anche quella di un confronto più maturo e rispettoso del terzo settore nella programmazione socio assistenziale e socio sanitaria.
Il consiglio comunale ha approvato l’ingresso di Sovicille nella SdS con i voti favorevoli della maggioranza, mentre il gruppo Cittadini per Sovicille si è diviso tra astenuti e contrari.
In mesi di lungo confronto tra amministrazioni comunali e Usl, anche alla luce dei risultati della sperimentazione promossa dalla Regione Toscana, l’evolversi del concetto di sanità in quello di salute è stato valutato dall’amministrazione comunale di Sovicille come un passaggio importante per sperimentare un nuovo modello attento al benessere complessivo della persona. Dall’amministrazione è arrivato comunque un forte richiamo alla migliore allocazione possibile delle risorse e alla ricerca della qualità totale dei servizi. Un’attenzione al contatto quotidiano tra amministrazione e servizi che aveva accompagnato, già nel 2003, la riappropriazione della delega al sociale da parte del Comune di Sovicille, come provocazione anche culturale e politica verso la ricerca dell’innovazione nei servizi alla persona. D’altra parte, la riduzione costante degli stanziamenti del fondo sociale da parte dello Stato centrale e i limiti dei bilanci comunali dettati dal patto di stabilità, sia sul versante della spesa che delle risorse umane, hanno imposto la ricerca di modelli di gestione associata dei servizi. La sfida della SdS sarà anche quella di un confronto più maturo e rispettoso del terzo settore nella programmazione socio assistenziale e socio sanitaria.
Il consiglio comunale ha approvato l’ingresso di Sovicille nella SdS con i voti favorevoli della maggioranza, mentre il gruppo Cittadini per Sovicille si è diviso tra astenuti e contrari.