La localizzazione ha permesso di rintracciare il cellulare in possesso di una donna, moglie di una "conoscenza" delle forze dell'ordine
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ROSIA (Sovicille). Questa mattina i carabinieri della stazione di Rosia in collaborazione coi colleghi della stazione di Siena-viale Bracci, a conclusione di attivita’ di indagine, deferivano in stato di libertà per la ricettazione di uno smartphone (da 400 euro) rubato a siena il 5 novembre 2015: B. Roland nato a Fier (Albania) nel 1985, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, residente a Sovicille nella frazione di Rosia.
Mediante la localizzazione telematica dell’apparato telefonico e l’esame dei tabulati, si risaliva a ritroso ai principali interlocutori telefonici di quell’apparato che non risultava infine essere in uso alla titolare della scheda sim associata, ma ad un’altra donna che si constatava essere una parente della moglie dello straniero denunciato.
A fronte delle contestazioni rivolte alla utilizzatrice materiale dello smartphone nella caserma dei carabinieri di Rosia, per scagionare la moglie innocente, l’uomo ammetteva di averle regalato quel telefonino, che la donna ha in uso dai giorni immediatamente successivi al furto. L’albanese denunciato asseriva di aver acquistato quell’oggetto a Siena per 100 euro da un altro straniero che verrà presto identificato. L’uomo asseriva di aver voluto fare alla moglie un dono che altrimenti non avrebbe potuto permettersi.