Per Uniti per Monteroni la raccolta di adesioni è deficitaria

MONTERONI D’ARBIA. Da Uniti per Monteroni riceviamo e pubblichiamo.
“La gestione della raccolta, da parte del Comune di Monteroni, delle adesioni per la metanizzazione alle Ville di Corsano ci appare deficitaria e caotica. Partiamo dal principio. Nel dicembre 2015 il Consiglio Comunale aveva finalmente approvato una convenzione con Centria Reti Gas per la metanizzazione della frazione di Ville di Corsano.
Il principio di quell’accordo era che, una volta verificata la fattibilità e gli oneri del progetto, questo si realizzasse solo a condizione di un cospicuo numero di adesioni e non di meno con il contributo, fissato in centomila euro, da parte dell’Amministrazione.
Al febbraio di quest’anno, trascorsi quaranta giorni dalla scadenza del termine previsto dalla convenzione per la raccolta delle adesioni, nulla si era saputo al riguardo: né formalmente né informalmente. Allora si è deciso di chiedere direttamente al sindaco Berni attraverso una richiesta di accesso alle informazioni, presentata mediante invio di una mail in data 8 febbraio. Non solo alla data odierna non c’è nessuna adesione formale degna di questo nome, ma abbiamo dovuto insistere sulle nostre richieste, continua il consigliere Giannettoni, a causa dell’indisponibilità del Primo cittadino a visionare le adesioni e a fornire risposte.
Come prima risposta il Sindaco ci ha chiesto il motivo per il quale volevamo avere informazioni e se il nostro fosse un intento collaborativo o meno. Poi, dopo aver ricordato al Sindaco che l’accesso agli atti è un nostro diritto, alla fine, il giorno 8 marzo, dopo 28 giorni, siamo stati ricevuti. Il Primo cittadino ci ha mostrato un elenco, mal redatto, mal compilato e neanche lontanamente somigliante a ciò a cui faceva esplicito riferimento l’art. 2 della convenzione firmata tra il Comune e Centria, a nostro avviso privo di qualsiasi valore contrattuale e dunque perfettamente inutile per stabilire se la condizione di cui all’art. 2 della convenzione possa dirsi verificata o meno.
La conferma che il nostro sospetto è ben riposto ce la dà lo stesso Sindaco che si affretta ad affermare che le adesioni sono solo informali e che, per questo, sono state raccolte a livello locale e affidate ad un consigliere comunale.
Ma non era meglio fare le cose per bene e farle fare agli uffici preposti? Non era meglio fare quello che si era previsto in convenzione invece di passare per questo o quello? Non era meglio conservare questa documentazione in Comune?
Il Sindaco ci ha messo 28 giorni per fornirci un’informazione, per la quale, se avesse voluto essere rispettoso del nostro ruolo di consiglieri comunale, avrebbe impiegato 5 minuti. Ma ci ha dovuto rispondere, anche se chiaramente avrebbe preferito non farlo, perché stavolta la risposta non era dovuta solo a noi, ma a tutti i cittadini delle Ville che aspettano il metano.
Abbiamo svelato quindi che le adesioni sono informali e non valgono per far partire il progetto. E anche se lo fossero, non raggiungono il numero stabilito nella convenzione. Ma intanto centomila euro sono già stati versati da più di un anno da parte del Comune.
E’ lecito discutere di come modificare la convenzione per portare il metano alle Ville? E’ lecito chiedere di discutere in maniera trasparente di come convincere quelli che non hanno firmato? E’ lecito aspettarsi di condurre al più presto una raccolta di adesioni imparziale e seria all’altezza dell’importanza del progetto e lontana da bassi interessi di bottega?”.