COLLE VAL D’ELSA. Sabato 24 Febbraio, si è svolta una bella e molto partecipata assemblea cittadina, convocata dal coordinamento “Salviamo l’Elsa”, contro il “tubone”.
Poteva mancare l’occasione Piero Pii? Ovviamente no! In cerca spasmodica di voti, si è esercitato con il classico “ci penso io, io so come fare anzi, l’ho già fatto!”. Lui nel 2016, a Casole, per salvare l’ambiente, in una situazione analoga alla nostra, dice Lui (ma noi non siamo d’accordo), ha bloccato con un’ordinanza i lavori già molto avanzati della Magma, nonostante un parere positivo precedente della sua (immaginiamo) Giunta, perché Lui ha a cuore l’ambiente e i suoi cittadini.
Questo modo di approcciare le cose, i cittadini e gli interlocutori, a noi non piace. La logica della delega al “salvatore della Patria” ci inorridisce e le esperienze passate, anche locali e anche casolesi in particolare, sono state un disastro.
Ma sulla storia del “tubone” una cosa, a nostro giudizio, dovrebbe essere chiarita. “Su per Colle” ha avuto fin dalla sua nascita (2014) un rapporto molto stretto con Pii, addirittura ispirandosi alla sua esperienza casolese, e oggi è il primo promotore della candidatura di Pii a sindaco di Colle. Ma la stessa “Su per Colle”, quando ha amministrato il Comune (2014 – 2019) ha prodotto una serie di atti che hanno reso possibile l’avanzare del progetto “tubone”.
Ha iniziato l’8/6/2015 sciogliendo l’Ente gestore dell’ANPIL, lo strumento che ha reso possibile la nascita e lo sviluppo del parco dell’Elsa.
Il 14 Maggio 2019, (cioè 15 gg prima delle elezioni) la Giunta di “su per Colle”, convocata per rilasciare “nulla osta preliminare all’accesso e occupazione di aree comunali” (quanta urgenza!), ed “andando oltre l’oggetto specifico” esprimeva parere favorevole sul progetto.
Non finisce qui: domenica 9 Giugno 2019, giorno del ballottaggio vinto a Colle da Alessandro Donati, pochi minuti prima della mezzanotte e del decadimento dell’Amministrazione di “Su per Colle”, veniva spedita una mail all’ufficio competente della Regione con la delibera della Giunta di 20 gg prima, che sanciva il parere del Comune per la non assoggettabilità a Valutazione Ambientale. Di fatto, a tempo scaduto, il via libera alla realizzazione del “tubone”!
“Su per Colle”, continuando a considerare positivo il progetto “tubone”, è stato l’unico gruppo che in Consiglio, in questa legislatura, ha votato no ad una mozione contraria. Su quali basi politiche si basano allora le proclamate posizioni contrarie di Pii?
Le cose non tornano, dietro le affermazioni roboanti ci sono i fatti che, come si dice, “hanno la testa dura”. No, il signor “ghe pensi mi” non serve alla nostra città!
A Colle, viceversa, serve suscitare partecipazione e responsabilità collettiva, oggi contro “il tubone”, e domani, per progettare e governare insieme un territorio più equilibrato, ambientalmente più sano e socialmente più equo!
SINISTRA PER COLLE