TORRITA DI SIENA. Durante l’incontro di delegazione trattante del 18 dicembre scorso le Organizzazioni Sindacali sono state informate dagli amministratori del Comune di Torrita di Siena dell’intenzione di attivare un art. 110 (incarico professionale esterno) per l’assunzione a tempo determinato e parziale di un Funzionario Tecnico Cat. D3.
FP CGIL e FP CISL hanno chiesto l’immediato ritiro dell’atto giudicandolo “completamente inopportuno, fuori luogo e gravoso dal punto di vista economico” ed hanno richiesto anche una verifica agli organismi di controllo interno affinché si valutasse l’opportunità o meno dell’atto sotto altri profili. I sindacati ritengono infatti che un atto come quello del Comune di Torrita sia “estremamente inopportuno perché all’interno dell’ente sono già presenti le professionalità necessarie alla realizzazione del progetto” e “oltretutto fuori luogo in considerazione del delicatissimo momento che stanno vivendo i lavoratori pubblici”.
“Infatti – spiegano FP CGIL e FP CISL – per effetto dell’attuazione di decreti legislativi, peraltro non condivisi dalle parti sociali, potremmo avere un numero elevato di dipendenti di altre pubbliche amministrazioni soggetti a procedure di mobilità coatta, senza considerare che la situazione economica generale potrebbe comportare ulteriori tagli agli Enti Locali. Per queste motivazioni la scelta operata dal Comune di Torrita di Siena ci appare diseconomica e irresponsabile, anche perché potrebbe compromettere l’assunzione di personale di ruolo, indispensabile per il turn-over a garanzia dei servizi pubblici erogati”.
“Il costo effettivo e finale dell’incarico ex art. 110, sebbene a tempo determinato e parziale, che andrebbe a gravare sulle casse del Comune – sottolineano le sigle sindacali – potrebbe consistere in decine di migliaia di euro l’anno: ciò per effetto delle applicazioni contrattuali e di legge che se ne ricava dalla lettura del progetto a monte dell’incarico. Decine di migliaia di euro che reputiamo davvero importanti se si considera che le professionalità, le competenze e le disponibilità potrebbero essere trovate tutte all’interno del Comune e a costo zero”.
“Gli amministratori – continuano i sindacati – dovranno rispondere di questa incomprensibile diseconomia soprattutto ai cittadini di Torrita: ci possiamo ben immaginare quante quote ‘asilo’ o rette ad anziani si potrebbero pagare con varie decine di migliaia di euro, ma anche quante opere di manutenzione ordinaria e straordinaria si potrebbero realizzare”.
CGIL e CISL chiedono ed auspicano il ritiro immediato dell’atto “pronti a dare battaglia a scelte di questo tipo che incrementano la spesa dei Comuni senza investire sul lavoro pubblico di qualità, senza credere nelle professionalità pubbliche che tutti i giorni si mettono al servizio del cittadino con impegno e dedizione nonostante un contratto di lavoro fermo da più di sei anni e la mancanza di gratificazioni”.
“Noi crediamo veramente nel lavoro pubblico – concludono le organizzazioni sindacali – e negli uomini e nelle donne che quotidianamente si adoperano per un servizio rivolto agli altri che miri all’eccellenza superando le difficoltà di un sistema e di una burocrazia polverosi che necessitano di essere svecchiati; ci auguriamo che anche il Sindaco e la Giunta ci credano e possano rivedere la loro decisione.”.